Quel 25 aprile la guerra era di casa
pioveva forte fuori dalla chiesa
la fame era nell’aria la vita una scommessa
ma il prete continuava la sua messa…
Cosi’ inizia la canzone che Stefano D’Orazio dei Pooh ha dedicato alla storia d’amore lunga una vita dei suoi genitori. Tanti invece ricordano un altro 25 aprile, quando Milano e Torino furono liberate dalle forze nazifasciste, preso a simbolo della liberazione.
Poi ce n’e’ un altro di 25 aprile, che hai vissuto tu. In questi anni sul sito per te non ne ho mai parlato, perche’ era ed e’ un sito per sostenerti nel presente e nel futuro e non sapevo come vivessi il passato. Ora che lo so, ora che ci conosciamo e ci parliamo spesso, ora che posso dirti di leggere queste mie parole, ci rifletto un po’ su.
Ora so che lo esorcizzerai, che tornerai la, in quella simil-spiaggia per voi opitergini. Lo capisco e spero ti aiutera’. Cio’ che vorrei dirti pero’ e’ di non dare troppo peso alle date, ai giorni, ai numeri. Sono fatti assolutamente soggettivi. Sotto lo stesso cielo ogni giorno c’e’ chi scherza, chi ride, chi muore, chi uccide o ferisce, chi inizia una vita d’amore, c’e’ chi piange…
Poi la vita pero’ scorre giorno dopo giorno, momento dopo momento, in “giornate insopportabili con notti di felicita” (cit. musicale). Gli anniversari, le date, sono momenti nel nostro calendario, totalmente fittizio. Magari nell’universo ci sono civilta’ con calendari che non si ripetono mai. E domani non sara’ quel 25, nemmeno per numero di giorni, di orbite, di posizione del cielo e dei pianeti. Sara’ un altro giorno, un giorno diverso, diverso come sei diversa tu per eta’ e soprattutto pensieri. E hai ragione ad essere contenta di come sei, perche’ tutto cio’ che hai vissuto, anche cio’ che non avresti proprio dovuto vivere, comunque ti ha formata e a parer mio t’ha resa una buona e sensibile persona. Spero potrai guardare avanti, al futuro che stai costruendo. Senza rimuovere il passato (se no rispunta dall’incomscio…) ma anche lasciandolo nel luogo e tempo che gli appartiene: il passato appunto.
Coraggio. E se non altro, speriamo che domani ci sia il sole, come nella canzone di Venditti “Che bella giornata di sole”, dedicata al 25 aprile 1945 e al futuro. Canzone che ti dedico nella sua interezza. Ascoltala, anche se non e’ il tuo genere!
Caro gabriele hai un cuore grande come il mondo e una sensibilità immensa come il mare. Grazie per come sei e per la gioia che dai con le condivisioni dei tuoi pensieri.Grazie!!!
Antonello Venditti ha scritto anche una delle più belle a mio parere che è: “Che Fantastica Storia è La Vita”! Da ascoltare quando ci si sente giù o quando non si vede chiaro il proprio destino, da forza ed speranza ;-)