E cambiano i monitor e gli LCD diventano godibili, la tecnologia raggiunge i tuoi requisiti e la accetti e accogli e poi diventi pure “uno che usa il touch”.
E cambiano le TV di casa che era pure ora e gli occhi ringraziano.
E passa la Pasqua e pure la prima confessione con don Gianni che ti sorprende e ti emoziona.
E intanto ci si trova ci si perde e i telefoni non squillano o squillano dopo tanto e si perdon le chiamate.
E poi tornano gli incubi dell’infanzia, anche se adesso sono al contrario, e ti perdi completamente e ti isoli tre giorni perche’ non saresti la persona che gli altri conoscono.
Poi restano dolore e paura ma qualcosa ti fa ritrovare te stesso, anche se le preoccupazioni battono come chiodi nella mente.
Mi sa che domenica mattina torno a Messa, unico punto fermo in questo momento e magari e’ pure ben augurante. Il resto si vivra’, non so come ma si vivra’. Se Dio vuole son al massimo 48 ore, ma saranno difficili, per chi sa capire perche’.
Non preoccupatevi, nessuna malattia.