Spesso chi condanna l’omosessualita’ basandosi sui Sacri Testi cita San Paolo. Lo fanno di questi tempi soprattutto i blog di taluni che usano Dio come pretesto per dire a tutti di vivere come loro pensano sia giusto.
Or bene, a chi cita San Paolo sarebbe opportuno ricordare che costui, per tante cose sagge, ha anche detto cose che la nostra societa’ fortunatamente rinnega e condanna quando a dirle o a praticarle sono altri. Quindi piantiamola di tirarlo in ballo a ogni pie’ sospinto. Non possiamo citarlo per cio’ che fa comodo e nascondere il resto cioe’ quello che e’ (quasi) universalmente ritenuto inaccettabile.
Mi riferisco per esempio a pensieri come questi, che se io incontro uno che mi dice cose simili lo mando come minimo a quel paese.
Lo so, San Paolo parlava della sottomissione delle donne in un’altra epoca storica, ma allora se mettiamo in discussione quelle sue parole perche’ prendiamo per oro colato quelle sull’omosessualita’?
Io vorrei vedere questi critica-tutto attaccare le donne insegnanti o quelle in politica…
Io qui lo dico: per me le donne non devono essere sottomesse a nulla e nessuno e ritengo da condannare qualunque tesi opposta, laica o religiosa che sia. Chi invece evoca le posizioni di San Paolo sugli omosessuali o si allinea anche su questi temi oppure e’ meglio che cerchi altri argomenti, se ne esistono di sensati (non credo).
Siamo tutti uguali e abbiamo eguali diritti e doveri.
Punto e fine. Chi non e’ d’accordo puo’ tornsare nel
Per quanto mi riguarda vorrei che fra duemila anni si ricordassero queste parole a chi imparera’ a stare al mondo:
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
Dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Il resto e’ prepotenza e se poteva essere “capito” da uomini di epoche passate, e’ inaccettabile oggi e andra’ pian piano superato in tutto il mondo.