Rieccoci.
Rieccoci a un settembre come quelli di tanti anni fa e un cuore piu’ leggero.
Allora accendevi la radio e aspettavi, oggi basta aspettare e cio’ che vuoi “cola” da YouTube, da sentire e risentire…
Sono tornati i Pooh e sono tornato io. Loro hanno affrontato la bufera, che non e’ l’uscita del batterista dalla formazione ma cio’ che negli ultimi anni aveva gettato le basi per tale distacco. Io pure l’ho affrontata. Anni difficili culminati in un’estate che e’ stata tutta proiettata nell’attesa di una vacanza tanto cercata quanto temuta, perche’ partire porta a distacchi pur temporanei e in me il pensiero del distacco evoca angosce infantili legate al mio vissuto medico.
Quell’eterna primavera ti voglio dare, dove il pane sa di pane e nessuno muore. Tutto questo c’e’ se ci crederai. E’ tempo di volare…
Sono partito con un treno regionale e in poche ore il mio paesaggio e’ cambiato. Alte montagne verdi hanno riempito i miei occhi. Inquietanti e dominanti al primo sguardo di cittadino di pianura stressato dalla vita e che negli ultimi mesi si era fatto svuotare e mangiare e di colpo iniziava a rallentare la sua corsa.
Mi ha accompagnato un portatile nuovo di zecca adatto alle mie attuali esigenze e mi aspettava una bella RJ45 in camera, anche se la Rete era ballerina e non favoriva l’uso delle chat. Il tram tram mi e’ mancato. Gli amici anche, ma gli occhi si sono riempiti di colori, la pelle di acqua magica, i polmoni di aria pulita e le scarpe di sassolini in quei sentieri scoperti forse troppo tardi.
Ho portato Terra di Smeraldo e ho ricominciato a leggerlo, ritrovando quel mondo e quelle regole di vita da cui era derivato il mio equilibrio a inizio millennio.
E’ la che io voglio andare. E’ la che ti portero’. Dove comincia il sole e nasce la liberta’!
Solo ora, solo tornando, solo confrontandomi, leggendo e rileggendomi capisco quanto il mio cuore si era inaridito, si era fatto mangiare dalle paure e angosce che inutilmente tentavo di nascondere. Quest’anno mi ha portato via qualcosa e dato tanto. Ma avere tanto significa anche rischiare di perdere tanto e questa paura devo imparare a dominarla, tornando a godermi questo tanto a ringraziare per cio’ che ho, non solo con le parole ma con i fatti, ritrovando la persona che ero e che voglio tornare a essere. Ad ascoltare, senza tremare o cercare continue conferme che tutto c’e’. Tutto c’e’ ma perde senso se rileggendo le giornate non mi riconosco.
E’ tempo di volare: qui niente cambia mai, non c’e’ piu’ bisogno di noi…
Da nove anni divido il mio cammino con alcune persone con cui condivido l’ideale di creare un mondo online sicuro per tutti. Domani sono proprio nove anni. Nove anni che mi hanno reso la vita piu’ bella ma ora mi chiedo se voglio continuare a camminare o se voglio volare con le mie ali. Se voglio prendere cio’ che ho fatto e dargli un senso. Non una cosa provvisoria come alcuni vorrebbero ma una cosa nuova, mia, fatta col cuore per gli utenti e senza compromessi.
Devo volare. Stavo appassendo nella routine. Aggiorna qui, aggiorna li, ingoia la’. Senza rinnegare il passato anzi continuando un cammino intrapreso insieme, forse e’ davvero tempo che anch’io apra le ali e voli. Ne hanno avuto il coraggio i miei idoli che superate le facili visioni commerciali degli ultimi anni hanno spiccato il volo verso melodie piu’ intense, difficili non da amare ma da comporre e suonare. Vedo i nuovi Pooh come Stargate Universe: lo stesso soggetto, una nuova visione, piu’ fresca, libera da condizionamenti. Mi affascina l’idea. Ci sto pensando. Mi servono stimoli nuovi per tornare a vivere in pieno. Forse una svolta e’ vicina. Martedi’ un incontro potrebbe determinarla (dalle persone con cui cammino ho imparato che e’ meglio volare in gruppo che da soli).
Strinse gli arti il vecchio ed indico’ ad Oriente, era un mendicante o magari Dio…
Cosa c’e’ laggiu’? Cosa c’e’ davanti a me? Da quanto non ascolto quanti lassu’ hanno a cuore proprio me e in ogni modo cercano di mandarmi messaggi?
Voglio tornare a colorare la mia vita come la sinestesia colora ogni suono e ogni parola che sento. Voglio usare i doni che ho al meglio. Esserci per gli amici e le persone care. Voglio tornare a volare per meritare e saper apprezzare, un domani, la Terra di Smeraldo.
E’ la che io voglio andare. E’ la che ti portero’. Dove comincia il sole e nasce la liberta’!