Il mio messaggio personale odierno era in favore delle dichiarazioni critiche del ministro Brambilla circa il palio di Siena. Un’amica che pratica equitazione con finalita’ agonistiche l’ha letto e mi ha scritto un messaggio piccato.
A quest’amica, cui voglio bene, ricordo che non ho mai fatto mistero delle mie convinzioni che lei per altro conosce.
Lei ha scelto di vivere diversamente? Liberissima, come pero’ io voglio poter continuare a dire quello che penso, e non lo faccio certo da oggi. Questo blog ha tanti anni e piu’ volte ho parlato di cio’ che trovo orrendamente ingiusto verso i cavalli.
Chi vuole leggere il mio blog sappia che potra’ trovarci critiche a un certo uso degli animali per lo sport degli umani. E chi vuole avere a che fare con me ricordi che si’ sono ragionevolmente aperto verso idee e scelte diverse dalle mie, ma che questo non vuol dire che io rinunci a dire la mia se si affronta un certo argomento.
Nessuno dice questo, ma potresti sempre farlo con un pò più di delicatezza.
Lo faccio come l’ho sempre fatto.
Cosa intendi per delicatezza? Vuoi che dica “non rendete tristi i poveri cavallini”?
Io nel 2010 certe cose le ritengo crudeli e ingiuste. E non parlo di te che salti ostacoli bassi in un maneggio.
Oggi cavalchi una creatura che con noi umani non vorrebbe avere a che fare.
Lui ti respinge e tu che fai? Pensi e scrivi “[…] puoi buttarmi giù quanto vuoi, ma finchè non mi rompo qualcosa io continuo a provare. Abbiamo tutto il tempo, devo solo conoscerti […]”.
Tu questo come lo chiami? Dimmi tu che termine preferisci che usi. A me viene in mente “profonda ingiustizia” ma non so se e’ abbastanza delicato.
Certo, meglio te del macello. Nei tuoi gesti almeno c’e’ amore sincero per lui, anche se alla fine ti arroghi il diritto di decidere cosa deve fare. E lui deve cedere. A te, ad altri o al macello ma cedera’. Perche’ e’ stato fatto nascere solo per soddisfare noi.
Scusami se non sono abbastanza delicato ma non posso fare mistero delle mie opinioni. Provo troppo tristezza per quelle creature. Mentre leggo che sei apprezzata per come lo fai lavorare si’ mi fa piacere per te ma penso a lui, al suo dolore psicofisico, da solo in quel campo, con tutti contro.
Tutti sono disposti a pretendere delicatezza,ma quanti poi sono disposti a far lo stesso?
Tu,Anonima (che hai deciso ipocritamente di non rivelarti),pretendi che ti venga espresso con delicatezza un pensiero altrui ben sapendolo da tempo, mi sembra di capire leggendo; ma non ci pensi due volte a fare lo stesso in un altro blog (tuo), magari segreto.
Quel che in sintesi voglio dire è che: finchè siamo noi a fare qualcosa ci va bene,quando poi sono gli altri invece no.
Tu sai come la pensa Gabriele,ma ti senti libera di scrivere quel che scrivi (non solo sui cavalli) su un tuo blog,sapendo anche che lui lo legge.Non mi sembra che i tuoi modi siano così delicati.Quindi perchè lui dovrebbe farlo per te?
Prima di chiedere qualcosa,facciamoci un esame di coscienza.Non hai mai pensato che anche a lui avrebbe fatto piacere un po’ di delicatezza nel leggere ciò che fai,pensi riguardo a questo argomento?
Lui è libero di esprimere le sue opinioni ma dovrebbe farlo con delicatezza perchè altrimenti ti tocca,tu sei libera di esprimere,se pur indirettamente,le tue ma puoi farlo come più ti piace e ritieni giusto.
Tu hai il diritto,noi no.Tu puoi dominare,gli altri si devono sottomettere.
Alla fine di questo commento mi pongo una strana ma leggittima domanda…ma,per te,siamo cavalli o esseri umani?
E,infine,vorrei aggiungere: come si sta dall’altra parte?