Italia amore mio, cantano. E io emigro.

Sto guardando e riguardando, sul sito RAI, il video dell’esibizione di Pupo, Luca Canonici e Emanuele Filiberto, mancato regnante d’Italia.

Intanto, cerco di guardarlo senza mettermi a ridere perche’ mi rimbombano nelle orecchie i commenti di stasera dei ragazzi di Macchiaradio e non riesco a entrare nello stato d’animo che la melodia, dall’incedere grave, vorrebbe trasmettere.

Allora ricapitoliamo. Morgan non l’hanno voluto. Vediamo dunque quali messaggi vuol trasmettere la tv di Stato.
“Si’ stasera sono qui per dire al mondo e a Dio, Italia amore Mio”.
Siamo cristiani, per fortuna. Come la fai la Rima Dio-Amore Mio con un’altra divinita’?!

I tempi sono proprio cambiati…
Una volta le rime erano mare-amare e cuore-amore.
Adesso nell’Italia della tutela della famiglia “naturale” e dei crocefissi-per-decreto, siamo a Dio-Amore mio.
E in effetti quando uno parte con “Io credo nella mia cultura e nella mia religione…” hai gia’ capito come proseguira’ (e non parlo della rima “…per questo io non ho paura di esprimere la mia opinione”).

Inno patriottico che insiste sulle radici cristiane non tanto di chi lo canta quanto del paese, senza comunque dimenticare un accenno al vissuto: “ricordo quando ero bambino viaggiavo con la fantasia” e Pupo che interviene “tu non potevi ritornare pur non avendo fatto niente” e innalza l’amico, occhi chiusi e volto al cielo, con “ma mai ti sei paragonato a chi ha sofferto veramente” (niente-veramente?!)

Non manca l’inciso del tenore che come gli altri due e’ qui davanti a Dio a gridare “Italia, amore mio!” e chiude il suo momento con un la-la-laaaaaaaaaaah che facilita l’esecuzione del brano durante la doccia senza obbligare l’ascoltatore a ricordare parole complicate, oltre all’importante “…dire al mondo e a Dio: Italia, amore mio!”

Una piccola consolazione per quanti sono legati alle radici cristiane e che dopo Avatar (oggetto di critiche dalla Chiesa, non si capisce bene perche’) si devono sorbire pure Povia che non segue le linee ufficiali sui temi etici.

Io no, io non mi stancherooooooooooooooooooooooo’…………..
di dire al mondo e a Dio: Italia, amore mio!

In ultima, lo sfondo col mare che scorre non l’ho proprio capito…

Edit: dopo il 42o ascolto ho capito chi mi ricorda Emanuele Filiberto!
Ha una voce molto, molto simile a Federico Salvatore nelle sue interpretazioni piu’ serie. Sullo spessore dei testi pero’ non c’e’ paragone.

10 commenti su “Italia amore mio, cantano. E io emigro.”

  1. A volte sei geniale,
    e molto sostanziale,
    non come quel savoia
    che quando canta annoia,
    nè come il vecchio pupo
    ogni anno ancor più cupo…

  2. <>
    secondo me ha ragione klaus davi,questa italia ha la puzza sotto il naso.
    io son un popolano e la canzone mi è piaciuta.meglio dei modi-luoghi-laghi ecc.
    ma nel merito, solo per logica,”siamo cristiani” non c’entra molto. ti faccio presente che anche ebrei e islamici sono monoteisti e il loro dio, per loro, è Dio.

  3. La canzone più atroce che ho mai sentito in vita mia (e ne ho sentite di canzoni in tanti anni)!!!! Canzone ipocrita e ruffiana, soprattutto visto che a cantarla è un Savoia!

    Infine una melodia banalotta per di più, fatta dal Pupo con due soli accordi e sostenuta da due evidentissimi plagi.. l’incipit iniziale che è quello di “Grandi speranze”, una bellissima canzone dei Pooh risalente al 1983 e ovviamente “Over the rainbow” nella parte finale del tenore.. e tanto per ri-citare Federico Salvatore, Judy Garland che tanti anni fa cantava questa canzone (“Over the rainbow” intendo) nel film “Il Mago di Oz”, adesso si rivolta nella tomba sognando il mago di AZZ!!!!

  4. Ma dai! Non devi giudicare le persone ma la canzone! La canzone è bella e parla delle radici di una terra ormai sconosciuta. Siamo sempre stati cattolici e non vedo che male si fa a cantare “amo la Religione”. Tu forse non ti professi credente? Non dirmi che sei diventato buddista ;-) Nel tuo blog scrivi un pò dappertutto che credi in Dio quindi non dovresti scandalizzarti più di tanto… non capisco il significato di questo tuo post… se stessimo giudicando le persone dovremmo prima giudicarle dal lato morale e poi dal lato politico. Ti ha scandalizzato che sia stato un Savoia a cantare “Italia amore mio”? Certo se giudichi le persone sempre politicamente finisci col censurare tutto e tutti. Per una volta giudichiamo il lavoro svolto perché se non sbaglio col televoto si chiedeva all’italiano di esprimere un giudizio musicale e non politico. Per carità nessuno vuole che torni la monarchia, sia ben chiaro! Bisogna solo sforzarsi di essere propositivi ed obiettivi invece che sempre prevenuti (i media hanno la loro responsabilità in questo). E’ il Festival della Canzone Italiana… vediamolo come tale!

    1. La canzone e’ incentrata sulle persone, vedi la strofa “tu non potevi ritornare pur non avendo fatto niente”, e su messaggi a detta non solo mia anche politici. Da qui il mio commento.

  5. Quanto al Crocifisso per decreto non ti sembra che sia sbagliato venire in Italia e imporre le tue scelte agli altri? Non mi risulta che i Tibetani abbiano tolto i loro monumenti simboleggianti il Budda e non mi risulta che un gruppo di Italiani abbia chiesto al Tribunale Europeo di far eliminare per legge il simbolo del Budda, invece chissà perché tutti quelli che vengono in Italia pretendono che un popolo fatto di di secolari Tradizioni Cristiane rinunci ai suoi simboli di fede. Se dovessimo accogliere le richieste degli stranieri che vengono in Italia per Par Condicio noi Italiani dovremmo far togliere i simboli religiosi negli altri stati dove vi sono Italiani (non importa quanti). Invece in tutti gli altri paesi si conserva la propria identità religiosa mentre in Italia si vuol fare quello che si vuole fregandosene dell’identità di un Popolo Italiano che è tanto affezionato al Papa e al suo credo. Prima di giudicare a casa nostra proviamo a vedere se c’è un corrispettivo negli altri stati. Questo per Par Condicio!

    1. La tua analisi, un po’ OT rispetto al tema del post, dimentica che vi sono molti italiani, pure fra i credenti, che non ritengono necessario imporre il crocifisso nei luoghi pubblici. Mi permetto comunque di considerarlo un simbolo di amore, non una “tradizione”. Userei parole migliori per fare propaganda pro-crocifisso.

  6. Insomma, l’abbiamo capito tutti:
    1. Pupo è in decadenza e aveva bisogno di qualcosa per ricordare a tutti che è ancora vivo.
    2. Emanuele Filiberto è un mediocre come tutti noi, arrendiamoci all’evidenza.
    3. Denaro è potere.
    4. Ogni cosa nel mondo:
    a. non va bene alla Chiesa.
    b. è frutto di un complotto della sinistra per far cadere il governo (battuta del punto b ripresa dal giornalino della mia scuola. noi giovani non siamo tutti stupidi).
    5. Il nazionalismo è l’ideale per concentrare l’attenzione mediatica dell’italiano medio su questioni futili e distoglierla dai Problemi del Mondo.

  7. OT.
    Da figlia di immigrati mezza educata al cattolicesimo non me ne può fregar di meno se c’è la riproduzione in miniatura di un cadavedere appeso ad un antico strumento di tortura sulla lavagna che mi guarda mentre faccio lezione. Non riesco a pensare a motivi per cui non vada bene tenere il crocifisso. Sono stata educata alla tolleranza. E ok, che il crocifisso resti. Lasciamo pure stare che siamo stati in una classe in cui non c’era per mesi senza accorgercene, lasciamo stare che c’è gente che lo difende e poi bestemmia, lasciamo stare che fa parte della cultura (e allora appendiamo pizze, duomi di milano e prostitute… No, ho detto lasciamo stare). Lasciamo questo benedetto (ahahha, letteralmente!) crocifisso. Toglierlo è intolleranza. Lasciamolo.
    Parliamo invece delle altre intolleranze. Del divieto di vendere Kebab in certi paesi d’Italia (e allora vietiamo anche i ristoranti cinesi, le crepe, i fastfood). Della gente che per strada ti guarda come un criminale se sei somaticamente diverso, che se sei immigrato ti tratta come se ti svegliassi ogni mattino con la precisa intenzione di rubare parcheggi e passare davanti ai regolari cittadini senza velo, con la pelle chiara, con gli occhi non a mandorla. Sì, ho fatto mille chilometri, sono quasi morto in mare, ma sono venuto in Italia apposta per dar fastidio a te, per rubarti il parcheggio.
    Parliamo della discriminazione linguistica. Gli immigrati parlano male l’italiano. Ma dai? Invece gli italiani parlano perfettamente l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo, l’hindi, il polacco e tutte le lingue del mondo. Quante volte sono andata a comprarmi un gelato e il gelataio mi ha risposto in vietnamita? Wow. Per favore. Gli italiani, è certificato probabilmente, non parlano bene nemmeno la propria lingua. Sia benedetto, sia santificato il congiuntivo.
    Ma l’istruzione in Italia con queste super riforme è una cosa FA VO LO SA. Infatti, i figli del premier studiano all’estero. Ma a che serve studiare? Il mondo finirà a breve per qualche catastrofe climatica.
    Grazie, conferenze sullo sviluppo sostenibile. Grazie, articoli sul risparmio energetico.
    Comunque, se sei figlio di un politico poi hai una carriera assicurata.

    1. Magari la descrizione del crocifisso e’ un po’ cruda ma come darle torto?
      Ecco, io preferisco sapere che in Italia abbiamo gente come Sao che pensare che abbiamo chi fa tanti distinguo e guarda gli stranieri dall’alto in basso…

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