60 anni di massacri

Ho visto un articolo con IMMAGINI di cio’ la politica “di autodifesa” israeliana fa vivere ai bambini palestinesi. Non lo linko perche’ e’ un pugno nello stomaco e alcuni potrebbero starci male, comunque lo trovate su OKNOtizie di oggi.

Dopo averlo visto ho sentito il bisogno di PREGARE e poi di postare e gridare che io non trovo che ci sia alcunche’ da festeggiare per i 60 anni di Israele. Uno Stato che esiste al prezzo del massacro sistematico di tanta gente, che si attribuisce la liberta’ di violare convenzioni e risoluzioni ONU, che non dice mai “basta, parliamo, cerchiamo altre soluzioni, cambiamo politica”.

Ora ripeto un concetto chiaro: nessuno si azzardi a darmi dell’antisemita perche’ critico la politica militare israeliana!
Non ho nulla contro gli ebrei! NULLA! Pero’ ho tutto contro chi massacra la gente, siano ebrei, cristiani, islamici, ecc ecc ecc. Solo che lo Stato di Israele chiama gli altri terroristi e si definisce democratico, giustificato, ecc. E NON LO E’. NON E’ GIUSTIFICATO. Nessuno ha diritto di massacrare sistematicamente i civili per poter esistere. A questo prezzo non vale la pena! Lo si diceva della Cecenia all’epoca del rapimento/massacro nella scuola russa: “ma ha senso vivere in un paese reso libero a questo prezzo?” scrisse una utente sul sito della CNN (mi pare). E per quanto mi riguarda vale per Israele. Il massacro dei civili palestinesi vale lo Stato di Israele? Non c’e’ davvero un’altra strada?

E se non ci si puo’ sedere a un tavolo e discutere senza PIU’ armi (ne’ da una parte ne’ dall’altra, non basta imporlo ai palestinesi) perche’ non si cerca un’altra via? Perche’ la SOCIETA’ CIVILE israeliana non si mobilita per dire NO a questa politica di morte e per cercare alternative possibili o utopiche? Perche’ la loro Chiesa non interviene? Dio puo’ essere felice di tanto dolore?

Perche’?

Signore veglia sulle anime dei bambini e degli uomini vittime in Israele ed in Palestina di tanta sordita’ e prepotenza.

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