Qualcuno ha avuto la mia stessa idea: Olimpiadi e sponsor: Pechino 2008 sta diventando un incubo.
Pare che i responsabili marketing dei principali sponsor delle olimpiadi non siano molto entusiasti di affiancare il loro nome a quelle che potrebbero essere ricordate come “le olimpiadi del genocidio”. Certo, le violenze del governo cinese in Tibet non sono iniziate oggi ma e’ adesso che la Cina e’ sotto i riflettori del mondo… un mondo che pero’ sembra piu’ interessato a non irritare il partner economico cinese che a reagire come si dovrebbe a certi atteggiamenti.
La gente chiede il boicottaggio delle olimpiadi, i politici e il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) a quanto pare no. Cio’ che a loro pero’ sfugge e’ che tutta la baracca la regge la gente comune. Sfugge a tutti tranne ai suddetti responsabili marketing a cui mando a dire dal mio piccolo di formica (ma tante formiche insieme sollevano le montagne!) che durante il periodo olimpico io non comprero’ NESSUN prodotto di aziende che sponsorizzano i giochi in Cina e consigliero’ amici e conoscenti di fare altrettanto.
Per il futuro spero in una nuova norma del CIO che vieti anche solo di candidare alle olimpiadi paesi dove democrazia e diritti umani non sono valori condivisi, applicati e scontati. Speranza vana, gia’ lo so, ma chissa’…