La stazione e’ ormai piccola piccola
Il treno sta prendendo velocita’
e’ partito piano che sembrava non si muovesse
eri in piedi sulla pensilina,
ti vedevo, ti dicevo ciao
poi sempre piu’ piccola che non ti vedevo piu’
adesso il treno corre forte
fuori dal finestrino c’e’ la nebbia
corro verso l’ultimo vagone
mi affaccio e guardo fuori
ma non si vede piu’ nulla
non la stazione e neanche la citta’
corro lontano
avvolto dalla musica del mio walkman
dalle parole e dal fumo della gente attorno a me
sono circondato dagli sconosciuti
in un barattolo illuminato
che corre da solo
per una meta lontana
dentro un grande buio
e tu amica mia sei cosi’ lontana
sei rimasta la’
non ti vedo non ti sento
e il cellulare per chiamarti
non l’hanno ancora inventato
ma il treno corre
verso una nuova meta
e io non posso fermarlo
non voglio scendere
vado avanti, tu ci sei
ti ritrovero’ e intanto
stai qui, qui nel mio cuore.
bella questa poesia! l’hai scritta tu??? fuda
Si’… anche see e’ nata come un insieme di pensieri non come una poesia, sono onorato che venga ritenuta tale :)
E’ un insieme di ricordi a cavallo fra situazioni emotive recenti ed esperienze reali di qualche tempo fa, quando viaggiavo molto di piu’…