Finco

Ho conosciuto due “Finco” (e’ un cognome) in vita mia.

Uno, mi faceva ammattire in parrocchia perche’ i nostri caratteri collidevano, pero’ alla fine abbiamo fatto un sacco di belle cose con pochi mezzi e linee lentissime rispetto a oggi. Se lo e’ portato via la leucemia.

L’altro era un collega di mia madre in ufficio a Mestre. Persona vivace, giocherellona, a me che al tempo ero piccolo faceva tanto ridere. Poi si e’ rimesso in gioco: mentre lavorava ha fatto l’universita’, ha vinto un concorso e la sua posizione in ufficio e’ cambiata. Un paio d’anni fa ho saputo che se l’e’ portato via un tumore.

Io talvolta mi domando davvero quanta gente ogni anno venga sterminata da questa malattia e quanta dell’insorgenza di questa malattia la dobbiamo all’inquinamento in cielo, a terra e sottoterra.

Quanto ci farete morire per i vostri loschi affari e per le bonifiche non fatte e gli scandali taciuti?

Cosa c’e’ sotto le nostre citta’? E sopra?

Ma a parte questo, dedico un pensiero a queste due persone che mi son tornate in mente in questa sera di esplorazione pigra di Mestre su Street View…

10 anni

E oggi sono 10 anni che sei andata in cielo, nonna. E anche 10 da quella notte in casa di riposo aspettando il medico che certificasse e sentendo i lamenti di altri anziani non più lucidi, tenuti in vita a forza di flebo e dolore. E c’è chi dice che è vita da vivere fino in fondo. Anzi che la vita è un dono e ci è indisponibile. Ma cosa vorrà mai dire? Se mi fanno un dono posso decidere cosa farne. Si sforzassero di essere chiari.

Il mondo è profondamente ingiusto e lo è di più chi parla senza sapere o per dettar legge. Ma spezza il cuore vedere tua nonna, 95 anni non più lucida, pelle e ossa, tenuta al mondo con flebo dolorose, che piange di dolore ogni volta e chiede cosa ha fatto di male
E davvero uno si chiede: a che pro?

Io li ho capito una cosa: non voglio finire la mia vita a quel modo.
Frequentate una casa di riposo per persone con demenza senile e capirete molte cose.

Tornando alla mia nonna, come riassumere 95 anni in tre righe?

Nascere emigrata in povertà e perdere fratelli per stenti e malattie, perdere la madre di cancro, sopportare 2 guerre mondiali, perdere il marito perché quella merda di mussolini lo manda a morire in Russia, lavorare duro, essere una brava nonna e finire soffrendo senza contezza di sé.

Ti ho voluto bene. Il resto di questo pensiero appartiene a noi e non lo condividerò.
Spero tu abbia trovato la Pace.