Ingiusta, prepotente, vergognosa crociata

Ingiusta, prepotente, vergognosa crociata contro le donne lanciata da politici di alcuni partiti, gente di parte e monsignori che invece di fare i buoni pastori minacciano, attribuendosi il diritto di decidere chi e’ dentro e chi e’ fuori la Chiesa che non hanno fondato loro ma qualcuno che predicava perdono, amore e comprensione. Certo c’e’ il Diritto Canonico, ma e’ testo umano, non divino, o sbaglio?

Ed e’ cosi’ che alla vigilia di agosto nella povera Italia si combatte una battaglia che in altri paesi non ha visto nemmeno l’alba, tanto naturale, scontato e logico era l’esito.
In Italia no, la pillola abortiva RU-486 (di cui su Wikipedia trovate un’analisi neutrale) non la vogliamo. Come non vogliamo l’aborto e nemmeno la contraccezione. La castita’ si’. In Italia vogliamo la castita’ e la fedelta’. A leggere i giornali o vedere certi spettacoli TV uno resta perplesso ma ufficialmente vogliamo la castita’, la fedelta’ e la famiglia. Tradizionale, non allargata, altrimenti ce la prendiamo pure con gli spot!

Personalmente non sono un sostenitore dell’aborto e so che e’ un grande trauma per chi lo sceglie. Sono invece per una corretta e capillare informazione sulla contraccezione che credo dovrebbe essere insegnata per legge nelle scuole pubbliche e private e favorita in ogni modo. Poi se uno sceglie la castita’ per motivi religiosi o meno, ben venga, ma chi vuole agire diversamente deve essere informato e favorito, ad esempio con distributori di preservativi anche gratuiti nelle scuole superiori e nei luoghi di lavoro, come fanno in altri paesi.

L’aborto tuttavia deve restare una possibilita’, una scelta legittima e non umiliante per la donna in caso di necessita’ terapeutiche, di violenza, di situazioni familiari insostenibili per madre e nascituro e di altre problematiche delicate e di sofferenza. In questo senso la RU-486, che evita l’ospedalizzazione e interventi chirurgici, ha l’indubbio vantaggio di ridurre, non certo eliminare, la sofferenza psicologica di chi arriva a questa tragica scelta.

Chi paventa pericoli per la salute dovrebbe citare anche i numeri di morti per gli aborti clandestini nei paesi dove una visione cieca del ruolo della donna nella societa’ impedisce del tutto quello che non e’ un delitto spietato ma una scelta dolorosa e tragica spesso figlia di abusi, fisici o psicologici.

Ancora, chi si straccia le vesti e minaccia scomuniche a chi assume e a chi prescrive, perche’ non fa lo stesso per la pena di morte? Perche’ non scomunichiamo i datori di lavoro se condannati per la morte di un dipendente?
Facile prendersela con la donna e chi vuole tutelarla!

Eppure Dio ha insegnato l’amore, la comprensione e il perdono…

Aggiornamento: l’Agenzia italiana del farmaco ha deciso per il si’ alla commercializzazione della RU-486. Semplicemente, era giusto cosi’, anche se speriamo debba essere usata in meno possibile e’ giusto che ci sia.