Elezioni 2006

Ho votato. 30 secondi fra ingresso nella cabina, croce sulla scheda della Camera, ripiegamento, croce su quella del Senato, ripiegamento e uscita. Voto dall’89 e non sono mai stato cosi’ veloce, cosi’ convinto e cosi’ soddisfatto del mio voto.

Ho votato per la Rosa nel Pugno perche’ credo in uno Stato dove tutte le confessioni hanno pari diritti ma non il potere di imporre la propria posizione su questioni che riguardano tutti i cittadini, anche chi non e’ credente. Dio ha dato agli uomini il Libero Arbitrio, perche’ una confessione (qualsiasi ma da noi la Chiesa Cattolica piu’ di tutte) deve decidere in base ai propri valori?

Io lo sono credente, penso che la Chiesa abbia il diritto di esprimere la propria opinione e anzi io stesso ne favorisco la diffusione, ma non ritengo accettabile la tesi “peccato=reato” che tanti politici vorrebbero far passare in base ai propri valori e/o al proprio tornaconto. La DC che governava vicino alla Chiesa l’abbiamo avuta fin troppo a lungo e non tutti i suoi appartenenti hanno davvero agito secondo i valori cristiani. Ora in nome di quei valori vogliono mortificare i conviventi o la ricerca, vogliono che lo Stato finanzi le loro scuole e che, appunto, il peccato equivalga al reato? No, grazie. Non voglio aspettare che la Chiesa si accorga di essersi sbagliata e si scusi (come ha fatto tante e tante volte) per vedere nuove cure o vedere amici che convivono aver riconosciuti diritti che ha chiinque si sposi, come la pensione di reversibilita’ o la possibilita’ di assistere il congiunto in ospedale senza il consenso dei parenti.

Libera Chiesa in Libero Stato, come dice una mia cara amica.

Mi auguro che questo partito abbia un buon successo, per il bene del paese. Molti giovani come me si sono riconosciuti nelle loro proposte che vanno oltre i temi legati alla Chiesa e parlano di abolizione degli albi professionali, della liberta’ di accesso alla cultura per i disabili, condivisione della cultura e del materiale prodotto con i soldi pubblici, leggi meno orientate alle major nell’ambito dei diritti d’autore e molto altro ancora.

Questo partito e’ una possibilita’ di rinnovamento. Ha certo idee piu’ concrete di PRC (che ancora oggi vuole uscire dalla NATO…) e ribadisco la mia speranza di un buon successo. In ogni caso sono felice della mia scelta e del fatto che altri amici e conoscenti, alcuni anche ben piu’ praticanti di me, l’abbiano condivisa: non e’ un voto contro la Chiesa, e’ un voto contro una deriva che potrebbe danneggiare la Chiesa stessa.

Appuntamento alle 15 per i primi exit poll (anche se qualcosa gia’ circola nei blog piu’ blasonati…) e speriano in qualche bella sorpresa!