Oggi e’ il 21 febbraio, l’anniversario di un giorno che mi ha cambiato la vita, un giorno di festa. Ma credo che da oggi in poi ricordero’ il 21 febbraio anche per una lettera che ho ricevuto. Una signora che usa il mio “contagiorni” per ricordare il passare dei giorni da una tragedia che e’ occorsa nella sua vita (resto volutamente vago per rispetto).
Mi ha colpito molto, scrivo sull’onda dell’emozione.
Mi ha colpito perche’ mi riafferma la consapevolezza che tutto cio’ che facciamo, che doniamo, puo’ servire, puo’ rappresentare qualcosa per qualcuno che magari nemmeno conosciamo o conosceremo mai. Qualcosa di noi restera’, che siamo stati grandi grandi o piccoli piccoli, che abbiamo creato astronavi o i livelli di un gioco, se doniamo con amore, qualcosa resta. Scrivi su un blog, su Twitter, su un sito, ma non sai chi ti legge oggi, domani o fra un secolo.
L’ho fatto per Francesca, l’ho fatto per insegnare la sicurezza, l’ho fatto pure per motivi sbagliati o che credevo giusti, a volte. L’ho fatto per raccontare la speranza di un “dopo” o ringraziare per un dono.
Non sono qui a vantarmi, sono qui a commuovermi perche’ capisco che sono riuscito a dare qualcosa a qualcuno. Lo so, me lo dicono, ma certe cose arrivano inattese, magari in periodi piu’ difficili, e toccano il cuore.