Sentirti ridere
Tu che hai provato uno dei dolori piu’ grandi che un bambino possa vivere. Un dolore che ti ha perfino cambiato la voce.
Oggi mentre rientravi e passavi sotto la mia finestra eri felice, serena, iper coccolosa con i tuoi nonni. Una preghiera per te. Che il cielo azzurro di questi giorni resti azzurro nel tuo cuore e ti sostenga nei giorni piu’ difficili.
Vederti giocare.
Un altro angioletto. Giugno 2003. Avevi 5 anni, ci dissi tu o la tua mamma. Ora ne avrai 13, bimba incontrata per caso in un giardino a Venezia. Per caso. Ai Giardini Santa Chiara e Chiara era il tuo nome. Un caso che segnava il tempo a venire. E tu bimbetta che avevi “catturato” 4 grandi (io, Maf, un suo amico e il buon Manuel) sfiniti da ore a piedi per Venezia. Ci sedemmo su una panchina e tu giocasti a fare la piccola attrice perche’ ti sorridevamo e battevamo le mani. E non volevi piu’ farci andare via e quando infine ci alzammo ci seguisti finche’ la tua mamma non ti chiamo’, scusandosi con noi (e di cosa, signora?) Spero tu sia cresciuta allegra e serena come allora.
Piccoli angeli che attraversano le nostre vite, che incontriamo o possiamo anche non incontrare mai. Creature sofferenti o serene a cui augurare ogni bene, da proteggere anche solo nella preghiera.
Una piccola attenzione verso il prossimo
Ieri di ritorno dal cimitero stavo per inciampare su una pietra rotta di un marciapiede. Son tornato indietro e l’ho sistemata alle bene e meglio perche’ nessuno inciampi. Una signora mi ha detto “non tutti hanno le sue viste purtroppo”. Non si poteva certo riferire agli occhi ma al cuore. E infatti io cerco di guardare con il cuore. Di ascoltare con il cuore. Di agire con il cuore. Spesso fallisco, mi lascio prendere, cado, sono egoista, ma ambisco a guardare con il cuore.
E’ solo guardando il mondo con il cuore che si da’ peso alle piccole cose e i ricordi preziosi sono anche quelli di una piccola peste che fa la matta con 4 ragazzi che ridono e la applaudono stremati su una panchina in una sera di giugno prima della tempesta.
E a volte anche gli occhi del cuore si focalizzano su obiettivi sbagliati; è proprio vero che al cuor non si comanda. Eppure, chissà, magari un giorno riusciremo a domarlo affinchè quegli occhi non diventino lame affilate…
Auguri di serena pasqua a te che riesci a credere, ciao