In una foto d’epoca apparsa nell’edizione del 14/11 di Repubblica e che ritrae soldati catturati in Russia, mia madre ha riconosciuto suo padre (mio nonno), dato per disperso nel 1941…
Adesso scriveremo al giornale nella speranza di scoprire qualcosa in piu’. E’ molto triste pensare a come ha finito la sua vita, in un campo di prigionia fra stenti e malattie, pero’ a distanza di oltre mezzo secolo e’ incredibile averlo ritrovato, avere saputo qualcosa in piu’ di lui…
Ma è incredibile! Una cosa così uno pensa succedano solo nei film, oppure succedessero nel passato, ma che capiti nel 2003 è davvero pazzesco! Adesso faccio un link a questo tuo post. Facci sapere come va a finire. Chissà che emozione per tua mamma…
Vabbè nel post precedente mi sono un po’ dimenticato l’italiano. Pazienza…
E’ vero, e’ stata una grande emozione per tutti in casa… ora compreremo il libro di cui si parla nell’articolo, anche se l’idea di leggere cosa hanno vissuto mio nonno e i suoi compagni di prigionia non e’ molto attraente. Poi contatteremo eventualmente l’autore… non so cosa troveremo, se troveremo qualcosa, ma anche questa foto e’ stata una grande emozione davvero.
Grazie della visita e del commento!
Ho dedicato un sito a mio nonno:
Lino Favrin.