Aquarius: io so di non sapere

In questa prima domenica di vacanza per molti studenti, sembra che tutti nei social sentano il bisogno di dire la propria opinione sul dramma dell’Aquarius, una nave che nella notte ha raccolto 629 persone in fuga dall’inferno e a cui ora sia il governo italiano sia quello maltese negano l’attracco nei rispettivi porti.

Nei social è in corso una guerra in cui si deve prendere posizione. Sei per accogliere? Sei per non accogliere? Giù insulti da chi non è d’accordo! Accuse di razzismo, nazismo, schiavismo, complicità con terroristi e deliri a non finire. Tutti sembrano esperti di diritto marittimo, trattati europei, SAR (che magari confondono con la VAR del calcio), situazione sulla nave, ecc… beati loro!

Io invece non so assolutamente nulla!
Alcune cose che non so, in ordine sparso…

  • Può un ministro degli interni impedire a una nave carica di rifugiati di attraccare in un porto?
  • Può il sindaco di una città dichiarare che la nave è libera di attraccare li?
  • Può l’Italia “chiudere i porti”?
  • Può farlo Malta? E perché lo fa?
  • Quante persone può ospitare la nave Aquarius?
  • In che situazione sono le persone a bordo?
  • Stanno ricevendo assistenza medica?
  • Quanti viveri ci sono e che autonomia ha la nave?

Tutto dipende dalla situazione delle persone a bordo e da cosa è legittimo e cosa no.
Se la situazione a bordo è critica, certo che vanno accolti subito!

E’ però innegabile che da anni l’Italia venga lasciata sola nell’accoglienza. E’ giusto così? E’ legittimo? Quali sono le regole? Può questa reazione mutarle o è solo propaganda sulla pelle di persone che soffrono?

Già solo sapere se il ministro può “chiudere i porti” e un sindaco può “aprire il proprio porto” farebbe finire la ridicola (da ambo le parti) “gara di hashtag” di queste ore.

Ma io non lo so come stanno le cose e non me la possono spiegare i social che da grande opportunità di crescita per tutti, ormai sono diventati uno sfogatoio dove si commentano con la stessa enfasi il Grande Fratello, una finale di calcio e l’odissea di 629 persone.
Vorrei il riferimento a qualche sito neutrale che spieghi le cose ma temo che linkando questo post al mio profilo Twitter riceverò al più insulti, sia da chi non vuole i migranti (ma l’altro ieri citava le “radici cristiane” contro le famiglie lgbt), sia da chi li vuole (ma rimpiange il governo precedente che pure aveva stretto accordi per non farli partire, pur lasciandolii finire nelle infernali prigioni libiche),

L’unica cosa di cui sono certo è che questo mondo fa schifo e i social ne sono lo specchio.

Io prego per quelle 629 persone e per “un mondo migliore, con gli occhi aperti ma senza frontiere” (cit.)

Ah, e sempre più frequentemente medito di cancellarmi da Twitter.

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