Mai dire mai

Ebbene si’, sto facendo un pensierino a usare, pur limitatamente, anche facebook.

Adesso chi legge dira’ “Ma con tutto quel che hai sempre detto?!” “Cos’e’ cambiato?

Non e’ cambiato niente. Mi fa schifo lo stesso. E’ ultra invasivo, e’ finalizzato a raccogliere i fatti tuoi sia con quel che tu metti sia con quello che gli altri mettono.

E allora?”

E allora c’e’ un problema, lo stesso che 14 anni fa mi porto’ ad avvicinarmi ai blog.
Alcune realta’ che seguo usano solo quello, e vorrei interagire.

Sei incoerente con tutto cio’ che hai sempre detto!”

Continuo a pensare che sia un social pericoloso, soprattutto per i minori che non tutela minimamente e incoraggia a comportamenti sbagliati, ma io decisamente sono piu’ vecchio, sul web ci sono gia’ con i miei spazi e la mia identita’  e penso/spero di potermi gestire e controllare cio’ che metto li. Il mio social del cuore resta Twitter, quello sarebbe un di piu’ per contattare ad esempio chi non espone una mail. E poi…

E poi? Che scusa ti inventi ora?

E poi il mio parroco vuole che tutta la presenza social della parrocchia sia solo in mano mia. Non sappiamo ancora se e come useremo fb (non piace a nessuno dei due, per ragioni tecniche, non ideologiche) ma dovremo anzi dovro’ averci a che fare per prendere il controllo di alcune cose fatte da alcuni senza consenso.

E insomma hai trovato tutti i pretesti. E ci metterai pure nome e cognome?”

Idealmente no, ma probabilmente qualcosa di riconducibile a me come su Twitter, visto che con le realta’ che mi interessano voglio interagire apertamente. Devo rifletterci un po’.

Sei incoerente con tutto cio’ che hai sempre detto!”

Di nuovo? Forse e’ vero, ma se e’ per questo allora lo sono stato anche quando ho iniziato a usare MSN, poi Skype… ah gia’ su Skype non amavo parlare a voce mentre ora su Whatsapp e Telegram lo faccio molto di piu’. E’ cambiare, rimettersi in discussione. Non farsi piegare dal mezzo ma vedere se lo si puo’ piegare alle proprie necessita’. Per esempio non penso di usare fb messenger, restare loggato e farmi tracciare, ne’ di usare app. Le notifiche si’, vedremo cosa offre e se non mi sta bene, via.

Sei sicuro?

No, per niente. Ci sto solo facendo un pensiero che ho voluto scrivere nel blog.

Update: penso che contiuero’ a tenere un account anonimo del tutto staccato da me per “osservare”: non tutti sanno che e’ possibile vedere quali utenti hanno aperto un profilo di qualcuno anche senza esserne amici, e la cosa non mi piace.
Poi faro’, se faro’, un account di “rappresentanza” per poter interagire quando serve. Senza tenerlo loggato, usando un browser specifico. Gia’ oggi uso piu’ installazioni portatili di browser per attivita’ diverse, come l’home banking.

3 commenti su “Mai dire mai”

  1. ciao Gabriele, come mi dicesti tu tanto, tantissimo tempo fa: “il problema in fondo non sono gli strumenti ma chi ne fa uso” perciò, fanne buon uso, lo so che lo farai!

    ManueL

  2. Ciao Gabriele! Ti scrivo da quello schifo di smartphone che ho perche’ sono ancora senza fibra.

    1) Io mi sono cancellato da facebook (lo avevo) perche’ era troppo invasivo e troppi dati seensibili erano esposti.

    2) Lo ritengo anche oggi fin troppo invasivo e te lo sconsiglio perche’ ti ricordo che FB permette a chi ha un account di scrivere sulla tua pagina FB quello che vuole e tu passeresti la giornata a cancellare i post sulla tua pagina come e’ successo ad una star che regolarmente vedeva la sua pagina piena di schifezze scritta da una invidiosa che passava il tempo su FB. La star di cui non faccio il nome ha dichiarato che era sull’orlo di una crisi di nervi perche’ era costretta a passare il tempo a cancellare e moderare. La invidiosa e’ stata poi identificata ma non bloccata perche’ ogni volta usava account differenti sempre di FB.

    3) Con i dati su FB un furto di identita’ diventerebbe semplificato dalla mole di dati personali presenti e anche le famose domande di sicurezza di sblocco login verrebbero violate. Ad esempio la domanda di sicurrezza “come si chiama il tuo compagno di banco alle medie?” Ecco l’informazione e’ facilmente trovabile su FB.

    4) Un social che permette alle aziende una facile profilazione utente. Mi fa ridere la cookie policy del garante quando uno mette su FB la propria vita passata, presente e futura.

    Buona fortuna! Ne avrai bisogno ;)

    1. Sono d’accordo con tutto quello che dici, con due obiezioni:
      intanto a quanto so io e’ possibile impedire a chiunque di scrivere sulla propria pagina. Evidentemente la star di cui parli aveva bisogno che i fan lo facessero. In secondo luogo io non metto MAI le risposte giuste a domande come quelle sui compagni perche’ indipendentemente da FB voglio essere libero di parlare di compagni, gatti, famigliari. Uso sempre risposte che solo io posso conoscere.
      Detto questo, non ho ancora deciso e ti ringrazio per il tuo commento.

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