Gli sconfitti

Non si dovrebbe gioire delle altrui sconfitte perche’ ogni giorno siamo vincenti e perdenti, a tutti capita di passare da un ruolo all’altro, pero’ ci sono alcuni risultati di questa tornata elettorale per cui non posso che rallegrarmi.

Hanno perso i colpi bassi, come accusare il proprio avversario di qualcosa di infamante durante un dibattito TV sapendo che in quella sede non potra’ piu’ replicare. E l’ha fatto un ex ministro dell’istruzione. Che esempio!

Ha perso quel vescovo di Trieste che diceva che non e’ lecito al cristiano appoggiare partiti che su questioni etiche fondamentali hanno espresso posizioni contrarie alle posizioni della Chiesa. Non e’ che i triestini siano tutti infedeli o privi di etica. No, pensano con la loro testa per fortuna e non si fanno piu’ comandare nelle scelte sociali. E ci mancherebbe.

Hanno perso i cartelloni elettorali offensivi tipo “Milano zingaropoli con Pisapia”, “Moschea a Milano: e se fosse nel tuo quartiere? Fermiamoli” ecc.

Ha perso chi considera il web come una TV in cui riversare la solita propaganda e offre risposte preconfezionate anche a domande ironiche. No signori, se venite su questo media vi confrontate faccia a faccia e vi mettete in gioco.

Hanno perso quelli che andavano fuori dalle chiese di Milano a dire per chi non votare. Gesu’, tornasse, vi caccerebbe dal sagrato del tempio.

Ha perso e in molte citta’ un partito che da anni ha fatto la sua fortuna evocando paura e diffidenza. Il vento che cambia forse e’ questo, e’ l’apertura al prossimo.

Ha perso quell’idea appunto perdente del Partito Democratico di diventare un partito tanto di centro e un po’ di centro-sinistra. Dividetevi. I centristi vadano con l’UDC ora che s’e’ staccato dal centro-destra e gli altri tornino a fare un vero centro-sinistra.

3 commenti su “Gli sconfitti”

  1. Mah… non capisco ancora come la gente possa appassionarsi di politica o, come te, scriverci post sul blog; e lo dico non perchè sia sbagliato (ognuno è libero) ma perchè per quanto mi riguarda sono così disincantata e disillusa che per me sono tutti cani e porci quindi non ci perdo neanche più tempo…

    E’ un po’ come la fede: c’è chi riesce ancora a crederci, c’è chi non sa proprio più come si faccia.

    La politica? Penso che finchè starà nelle mani di uomini e non di “filosofi” sarà sempre un’arte malata in balia della mutevole volontà dell’uomo, delle sue debolezze, passioni, istinti; come ci si può aspettare del giusto da qualcuno? Chiunque salirà al potere, da umano qual è, farà errori, avrà le sue malattie…

    Beh, beati voi allora che oltre a credere in qualcosa di sovransensibile credete ancora nell’arte della politica…
    Io continuo a pensare che capeggiare un partito sperando che faccia qualcosa di buono sia utopistico; e fin dai tempi greci si cercava un governo saldo e giusto; eppure guardiamo Platone: dice che il miglior governo è quello retto da filosofi coloro che conoscono il bene e il giusto. Eppure non s’è mai potuto concretizzare…
    Figuriamoci se si può ora…

    E allora potresti rispondermi: tra il male e il peggio scegliamo il meno peggio; ma tuttavia anche il male diventa peggio. Basta pensare alla presa della bastiglia: il popolo caccia il re, sale al potere, e la storia si ripete.

    E poi, ci si è mai chiesti perchè è nata la politica? Forse se si risponde a questa domanda si capirà il perchè di tante, tante cose…
    Come può una cosa che è nata per un certo perchè evolversi diversamente?

  2. Io sono stato tutto. Socialista, Berlusconiano quando nel ’94 e nel ‘2001 B. proponeva il governo del fare e non delle paludi di compromesse e trattative sotterranee, quando oltre che farsi i fatti suoi (a volte a ragione a volte a torto) proponeva cose giuste. Poi e’ diventato quel che vediamo.

    Io voto le proposte delle persone, non delle ideologie. E credo o mi illudo, ma la perfezione non e’ dell’uomo (nemmeno dei filosofi che restano umani) che puo’ fallire, pero’ guai a smettere di sperare.
    E oggi c’e’ in atto nel mondo una rivoluzione delle persone, perche’ a qualcuno e’ sfuggito il filo del gomitolo mondiale che e’ Internet.
    Non sapevano cosa poteva diventare e sono rimasti col cerino in mano. La nostra rivoluzione italiana e’ iniziata a Milano e Napoli. Magari finira’ in un batter d’occhio, magari no, ma sognare e sperare un domani diverso da chi oggi fa proposte piu’ eque non costa niente….

  3. D’accordissimo con Gab!

    Sono triestino, e rimpiango tutti i precedenti vescovi della diocesi triestina. Degli autentici ministri di Dio, e non “viceministri” dei politicanti di turno, come l’attuale.

    Anch’io ero berlusconiano, fino al 2001.. poi, sono arrivate pian piano le varie beghe: prima le leggi ad personam, poi tasse e tassine varie, poi le figure di memele all’estero, poi gli scandali, Gheddafi e tutto il resto..

    Anch’io credo nelle Persone e non nelle mere ideologie. Preferisco essere idealista!

    Un saluto a Gab, ed al suo blog che seguo sempre con interesse ed affetto.

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