Bilanci di fine anno

Non sono impazzito e non ho l’orologio del PC avanti di 4320 ore.
Domani compio gli anni, son 42 ed e’ l’occasione di fare un bilancio dei 12 mesi appena trascorsi.

Mesi difficili, di addii, di paure, di separazioni subite, frutto di fragilita’ mia e di chi se ne va e non doveva farlo ma ci ha tentato e tuttora ci tenta, anche se continuiamo a tentare di ritrovarci e non perdere il filo.
Mesi in cui amici con cui avevo condiviso ideali e scelte li tradiscono e ti tradiscono e fa male perche’ non puoi comunque smetter di voler loro bene. Mesi in cui persone con cui ho condiviso gioie e incavolature iniziano un’altra tappa del viaggio e mi hanno portato a riflettere sulla vita e su quanti dispiaceri potremmo evitare di scambiarci per orgoglio…

E i giorni fanno i mesi e i mesi fanno un anno. Un anno da incontri che credevo avrebbero cambiato le cose e invece no. O forse si’, ma nell’altro senso.
Un anno in cui qualche acciacco ha iniziato a farsi sentire e non solo del fisico ma soprattutto nell’anima e mi sono, pur brevemente, “lasciato indurre in tentazione” di farmi vincere dallo sconforto e pensare piu’ alle mie paure che al dolore (fisico) di chi mi e’ accanto.

Un anno in cui le mie scelte etiche e la mia pretesa di rispetto hanno segnato la fine di alcune collaborazioni preziose e hanno incrinato amicizie.

Ma e’ stato anche un anno in cui ho imparato, ho cercato di ricostruire equilibri, instabili ma almeno averli. Un anno di studio, con la paura di perdere il filo del web, un anno di cambiamenti di abitudini e anche un anno di incontri. Alcuni cercati e qualcuno arrivato per caso, da don Gianni in veste di prete prima che di organizzatore, a chi avevo perso nei ricordi del passato ed ho ritrovato quasi per caso, a chi s’e’ rivelato preziosa vicinanza, a chi non avevo mai incontrato, pur avendo a lungo pregato per lei, ma speravo di conoscere e spero di non aver asfissiato.

Che anno… ma in fondo se dovessi citare, adattandola alla mia vita, una delle canzoni di Facchinetti che amo, direi…
Credo che ho fatto buona musica / raccogliendo buoni giorni /
Ho scambiato affetto ed inquietudine / indifferenza ed emozioni / perché c’è gente da buttare via / e carissime persone.

Poi la canzone continua… Nel secondo tempo della vita mia…. Chissa’ che succedera’. 42, nel libro “La guida galattica dell’autostoppista”, e’ la risposta a tutte le domande. Spero che qualche risposta e un po’ di serenita’ arrivino ad alleggerire l’anima…

Grazie intanto a chi c’e’ stato a chi c’e’ e ci sara’ e a chi magari incontrero’, domani…

Fare un passo indietro

E cosi’ arriva anche il giorno che lasci qualcosa che hai curato con amore per 8 anni.
Perche’? Perche’ quando viene meno il rispetto, la considerazione delle competenze, il dialogo costruttivo e la collaborazione reciproca, cade tutto e di impegnarmi per qualcosa a fin di bene e ricavarne amarezze non ho piu’ voglia.
Riconosco di avere un brutto carattere ma una cosa cerco di dare e chiedo: rispetto. Quando manca, beh preferisco scendere. Di modi per far del bene ce ne sono tanti e di persone che chiedono il mio aiuto anche, a partire da don Gianni e don Armando, che si contendono il mio tempo. :)

Salto questo giro, senza rimpianti e con tanti ricordi felici

Oggi a Carpenedo inizia il GREST. Per meta’ dell’ultimo anno ho provato il rimpianto di non averlo fatto nel 2012 a causa di pasticci organizzativi.

Nel 2010 fu bellissimo. Era la prima volta. Fino ad allora con “le pesti” avevo avuto a che fare virtualmente nei siti che curavo, o al piu’ con le mie cuginette a cui far vedere il PC e qualche effetto magico con Photoshop. Nel 2010, complice la grande amicizia con don Danilo, decisi che le cose che insegnavo online forse era il caso di insegnarle faccia a faccia e cosi’ a febbraio firmai il modulo per la disponibilita’, mettendo le crocette su “adulto”, su “laboratori del mattino” e praticamente su tutti i giorni della settimana. Non sapevo cosa mi aspettava! Fu una stancata! Ogni mattina portavo il portatile, collegavo tutto. Gli amici della redazione, Firmo, Luigino, Cesare e Berto, mi aiutavano ad allineare il proiettore e via, fra lavori rumorosi in strada, pesti curiose, pesti annoiate ma tranquille, pesti annoiate e scatenate, pesti brave (femmine) che mettevano in riga le pesti birichine (maschi). Fu pero’ utile, mi dissero che ero bravo, prima le suddette pesti poi i catechisti e altri educatori che li sentivano parlare delle cose imparate nel nostro laboratorio. Il momento piu’ toccante lo ricordero’ sempre: 18 giugno, alla fine della seconda delle due ore entro’ don Danilo e si mise a cantarmi “tanti auguri” coinvolgendo i bimbi! Che poi era un giorno di festa pure per lui che celebrava l’anniversario della consacrazione e ci facemmo gli auguri a vicenda. Grazie, me lo ricordero’ per sempre.

Nel 2011 fu gia’ diverso. Per non ripetere le cose dell’anno prima avevo ideato un quiz, piu’ o meno come come quelli che facevo nella chat che vegliavo da tempo e che avrei poi fatto nel nuovo sito che proprio in quelle settimane stavo ultimando con una nutrita squadra di persone stupende. Il quiz sulla carta era una bella idea ma fu reso complicato da pesti un bel po’ piu’ vivaci. Aggiungiamo che il mio nuovo portatile era piu’ bello ma piu’ pesante, che don Danilo gia’ quasi moderator curiae era poco presente in parrocchia e il povero don Stefano doveva fare i doveri del cappellano e quelli del parroco e fece un po’ di caos coi turni dei laboratori, aggiungiamo un temporale degno dei tempi dell’arca di Noe’ che presi in pieno di ritorno dal GREST e, insomma… fu piu’ faticoso del 2010, ma l’avrei rifatto ancora e ancora e ancora.
E invece nel 2012 qualche pasticcio organizzativo fece si’ che non lo facessi e mi dispiacque tanto e mi arrabbiai altrettanto. Anche perche’ era ed e’ bello passare nelle strade della parrocchia ed essere salutati e riconosciuti non solo dagli anziani volontari con cui facciamo sito e foglio parrocchiale ma anche dai ragazzi che ancora si ricordano di quei laboratori. Ed e’ bello avere fra gli utenti del sito che curo proprio alcuni di loro, conosciuti oltre novecento giorni fa.

…ma i giorni messi in fila fanno tempo e il tempo fa cambiare cantavano i Pooh nel 1994 e cosi’ succede che quest’anno ci ho pensato bene e per quanto don Gianni mi abbia detto un milione di volte che c’erano i moduli per la disponibilita’ ad aspettarmi, ho scelto di non firmarli. Ci ho pensato tanto. Da solo, poi con Firmo, poi ancora da solo. Cosa proporre per gestire non due ma tre turni in cui molti ragazzi son gli stessi? Questo si potrebbe ma e’ complicato, questo e’ bello una settimana ma poi… forse e’ solo che pensar troppo si perde la spontaneita’ e avrei potuto buttarmi come nel 2010. C’e’ pero’ da dire che rispetto a tre anni fa ho qualche doloretto qui e la e davvero questo e’ un impedimento all’idea di far su e giu’ tre settimane, montare, smontare e avere le forze di dare il 101% a quelle pesti adorabili.

Cosi’ per quest’anno niente, ma senza rimpianti. Gli anni scorsi mi sono messo alla prova nel mondo reale e ho visto che me la cavo. Porto nel cuore alcuni volti del 2010, alcuni del 2011 (fra cui una piccolina di sette anni che don Danilo accolse sebbene fuori eta’ e mi raccomando’ di coinvolgere nel laboratorio: fu tenerissima e riuscii a farla divertire anche parlando di cose per lei ignote). Magari nel 2014 staro’ fisicamente meglio, avro’ nuove idee e ci riprovero’ ma oggi sono contento di sapere che iniziano ma anche che io potro’ riposare ;)
Buon GREST pesti, e se potete non fate impazzire chi fa i laboratori o almeno… non troppo ;)