La vergogna del 2 giugno

Il 2 giugno spendiamo un po’ di milioni per far sfilare le forze armate a Roma. Sono normalmente favorevole e trovo assurde le critiche dei pacifisti, ma non quest’anno. C’e’ appena stato un terremoto e l’Italia versa in grave crisi. Risparmiamo i soldi, mandiamo i Vigili ad aiutare chi ha bisogno e non a sfilare e ascoltiamo la richiesta di tanti cittadini.

Incommentabile la presa di posizione del Presidente della Repubblica secondo cui la parata va fatta ma si festeggera’ con sobrieta’.

Altrettanto incommentabile la scelta di non fermare il campionato. Son d’accordo con Monti sul fermarlo per due o tre anni, ma adesso parlo delle partite di questi giorni. Altro che amichevoli e playoff (?). Rinunciare, stare a casa e devolvere costo dei biglietti, guadagni e quant’altro a quanti fra noi sono nel bisogno. E invece passata la paura tutti allo stadio a divertirsi!
Ci sono 14000 persone senza casa e lo sport non si ferma ne’ lancia iniziative di solidarieta’. Muore un giocatore e tutti commossi fanno un turno di stop. Mah!
E non guardiamo alle cifre del calciomercato che se no…

La montagna

Ci sono montagne reali e montagne di paure virtuali, che nascono nel cuore e che e’ difficile scalare. MA se decidi di farlo, smetti di pensare e razionalizzare e far crescere in te i timori, poi cio’ che ne ricavi e’ una gioia infinita…
Grazie fog, grazie di questa splendida giornata!

scagotto

Questa volta l’ho sentita forte. Inizia poco. Cresce. Tutto trema. Sempre piu’. Lo senti distintamente e TANTO. Viene davvero la paura che cada tutto. Poi cessa. E continui a tremare tu. E i siti web sono intasati. E pensi a tutti gli amici sparsi per il nord Italia.

Ripeto: scagotto.
ah, a futura memoria: parlo del terremoto del 20/5/2012 in Emilia, che s’e’ sentito in tutto il nordest. Quello del ’76 in Friuli l’ho vissuto (arrivo’ fin qui) ma ero troppo piccolo e non ricordo molto. Quindi per me questo e’ il piu’ forte della vita.

La storia di Federica Puma su “L’Incontro”

Sono molto soddisfatto e orgoglioso di aver contribuito a far parlare della terrificante vicenda di Federica Puma e della sua bimba settenne, rinchiusa da mesi in una casa famiglia, anche sull’Incontro, il settimanale di don Armando Trevisiol che a Mestre e provincia arriva un po’ ovunque.

Quando a marzo ho letto la storia e sentito lo audio della telefonata fra la piccola e la madre, mi sono ripromesso di darmi da fare. Parlarne nel mio umile blog non era abbastanza quindi ho segnalato la storia a Luciana Mazzer, un’acuta… persona comune che col buon senso delle persone comuni e una punta d’ironia, ma con infinito amore per i piu’ deboli, racconta il mondo d’oggi nelle colonne del settimanale di educazione e formazione cristiana piu’ bello di Mestre.

Mi ha risposto a stretto giro di e-mail (si’, come sempre qui si fa Carpenedo -> Los Angeles -> Carpenedo, ormai e’ abitudine!) che ne avrebbe certamente parlato, solo che non sapeva quando don Armando l’avrebbe pubblicato, vista la coda infinita di cose da inserire. In cuor mio speravo che l’articolo uscisse in ritardo, a vicenda risolta, ma i giudici come ho scritto tempo fa si son presi altro tempo (e intanto la piccola versera’ altre lacrime) e cosi’, purtroppo, la vicenda e’ ancora tragicamente attuale.

La signora Mazzer va oltre il singolo caso e ne racconta un altro, piu’ breve, concluso positivamente ma che ha lasciato tanto dolore, aggiungendo le sue riflessioni. E’ un articolo utile da leggere perche’ fa capire quanto certe iniziative, in taluni casi necessarie, se attuate in modo meno che perfetto e attento, possono causare dolore ai piccoli. Forse quell’angelo non potra’ tornare a casa grazie a questo articolo, ma almeno queste parole attente e garbate porteranno a riflettere altri lettori impegnati su fronti simili dalle nostre parti. Quindi ancora grazie, davvero grazie alla signora Mazzer per averne parlato!

Potete leggere l’articolo nel numero del 20/5/2012 de L’Incontro (che se siete di Mestre trovate gratuitamente in versione cartacea in un’infinita’ di negozi e chiese)

La storia, se non l’avete gia’ letta nei post precedenti, la trovate tutta qui.

Come qualcuno ha scritto nei commenti all’audio della telefonata “mi vergogno di essere italiano”. Lo dico raramente ma sentendo quelle lacrime viene da gridarlo.

Vittorie e speranze

Sarkozy, parte dell’asse franco-tedesco e fautore della legge Hadopi taglia-Internet (non so delle due quale sia la cosa peggiore) cede il posto a un candidato che al rigore vuole abbinare la crescita e alla lotta contro la pirateria vuole abbinare il buon senso e il rispetto dei diritti civili.

La Grecia guarda altrove, oltre le ricattatorie pretese di una finanza europea che sembra portar vantaggi solo alla Germania. I grandi partiti anche da noi ne traggano una lezione: e’ loro responsabilita’ smetterla di accettare certe pretese sulla pelle dei ciuttadini altrimenti cresceranno altri movimenti, non tutti auspicabili.
Mi fa ridere il fatto che ora i mercati attacchino la Grecia. Che smettano di dirci bugie. Se un paese dovesse uscire dall’Euro cadrebbero anche tutti gli altri. Quindi non e’ che un paese in difficolta’ deve darsi da fare o perdera’ l’Euro. E’ che l’Unione deve aiutare i paesi in difficolta’ o cadra’ a pezzi.

In Germania cresce fino all’8% il partito Pirata che al di la’ del nome stravagante si impegna per l’accesso democratico alla cultura e alle risorse. Non vanno sottovalutati perche’ nel nostro mondo con il copyright non si proteggono solo film e canzonette ma pure le coltivazioni e le medicine e il problema non e’ da poco! Riformare queste leggi in un’ottica che favorisca una fruibilita’ piu’ equa di cultura e quant’altro e’ indispensabile e tale processo va tolto da quanti sono interessati solo a mantenere le proprie posizioni di rendita.

Ultimo per importanza ma non ultimo per l’entusiasmo di una notte, la Juve ha vinto lo scudetto. E ci sta che sia il trentesimo :)

Ah dimenticavo. Fra poco iniziera’ lo spoglio delle schede per le elezioni locali italiane. Se il PDL ha perso abbastanza potrebbe essere a rischio il governo Monti. Dai che facciamo poker!