Che cosa sta diventando l’Italia?

Quando in un paese viene negato ai giovani -che sono il futuro- il diritto costituzionale di manifestare (tanto verbalmente -dicendo che dovrebbero stare a casa a studiare- quanto fisicamente -con gli scontri), contro una riforma che li riguarda ed e’ molto criticabile, capisci che qualcosa in questo paese non va.

Solidarieta’ e sostegno a tutti gli studenti che protestano in modo civile e rispettoso e spesso non ricevono altrettanto rispetto., Autogestioni, occupazioni, flash mob, proteste nei luoghi che attraggono i media nazionali e internazionali. Bravi, seri e organizzati. Chi protesta civilmente sta mostrando il volto di un’Italia in cui sperare.

EDIT: ovviamente si parla di estremisti che si infiltrano nei cortei. Io andrei cauto… sin troppe volte parlando di estremisti infiltrati sono accadute cose che non dovevano accadere.

Il merito di Wikileaks e’ farci PENSARE

Mantellini esprime una certa attesa entusiasta per l’ormai imminente casino scatenato dalla diffusione del materiale raccolto da Wikileaks circa le relazioni diplomatiche USA con mezzo mondo.
Contemporaneamente la maggioranza di centro-destra italiana evoca l’11 settembre della diplomazia, chiede indagini e il ministro degli esteri afferma che “Wikileaks fa saltare i rapporti di fiducia tra gli Stati, perché la diplomazia o è confidenziale oppure non funziona“.

Visto che la diplomazia che volete “confidenziale” si gioca sulle NOSTRE vite, cioe’ sulle vite di milioni di persone che nulla sanno spesso di intrighi, accordi e quant’altro, ma che sono spinte a sostenere questa o quella tesi da campagne mediatiche mirate, io credo che Wikileaks vada considerato un sito di eroi. Non so e non mi interessa il loro fine o da chi sono sostenuti, mi interessano i fatti e i fatti sono che ancora una volta i poteri forti soccombono contro un media che non riescono a controllare perche’ fatto prevalentemente da gente comune che legge e che PENSA. E il guaio e’ che se PENSIAMO troppo magari smettiamo di vedere come eroi bravi e integerrimi quelli che ci vengono presentati come tali.

Quindi… grazie Wikileaks per dar modo alla gente di PENSARE.

Parlando di digitale terrestre

Ho regalato ai miei concittadini non piu’ giovanissimi alcune indicazioni per continuare a vedere la TV con l’avvento del digitale terrestre.

L’abbiamo pubblicato sul foglio parrocchiale (letto dal target cui mi rivolgevo) e ora anche sul blog della parrocchia, che con l’occasione mi sono deciso a rimodernare graficamente: era da agosto che ci pensavo, ci e’ voluto tempo ma il risultato mi piace tanto.

Sempre grazie a don Danilo per tutta la disponibilita’ a sostenere le mie folli idee! ;-)

E adesso non mi resta che… decidermi a comprare questo benedetto decoder per la TV nella mia stanza. Volevo approfittare per cambiare televisore ma il modello che mi attirava (LG 26LE3308) “e’ finito, arrivera’ dopo meta’ dicembre” e risposte simili, quindi visto che non e’ una priorita’ e non so se voglio staccarmi dal vecchio CRT per gli artefatti del LCD, decoder e via…

Ammirazione

Fino a oggi conoscevo solo due persone che erano state capaci di finire bloxorz, un gioco di “logica” che mette a dura prova la… logica, la testa e la pazienza! Una di queste persone ha un QI di 160, l’altro e’ un blogger famoso e amante di matematica e annessi, se ben ricordo (non trovo il link del post dove credevo fosse).

Ebbene, oggi una creatura preziosa e molto cara, che sapevo intelligente ma non credevo cosi’ tanto (oltre che dolce – e molto dolce, checche ne dicano alcuni) mi ha informato di averlo finito tutto. O.o

Senza parola e davvero pieno d’ammirazione, dal basso del mio cervello fuso su quelle piattaforme, le faccio i complimenti e ora ne ammiro i progressi altrettanto impressionanti a 3D Logic (al 27 livello mentre scrivo, due ore fa al 16…)

Come mi sento vecchietto e… tonto!

edit: lo ha finito… urgh…

Una scelta ingiusta (riflessioni del sabato pomeriggio)

Non posto dal 6 novembre perche’ ogni volta che stavo per scrivere mi chiedevo se quello di cui volevo parlare era opportuno o troppo materiale rispetto a quanto stavo vivendo. Sono successe varie cose in queste settimane, alcune belle, bellissime e altre meno belle. Decidere di cosa parlare, sapendo che puoi deludere, non e’ facile. E infatti non mi decidevo, attendevo l’ispirazione per temi piu’ profondi.
E invece, blog o non blog, ho comunque deluso qualcuno. Tre persone, una piu’ delle altre. E non e’ la prima volta.

Oggi si doveva fare una chiacchierata con delle persone su Skype ma ci sono stati due problemi. Uno contingente e insuperabile e uno no. Avrei potuto limitarmi a riferire il primo e vivere in pace, ma voglio essere sempre onesto con me stesso e con gli altri. E infatti ho detto la verita’: non me la sentivo. Il mio umore e’ troppo ballerino. Quando mi e’ stata proposta la cosa, anche se non e’ il mio uso preferito della Rete, l’ho accettata di buon grado perche’ avrebbe fatto piacere a degli amici. Ma in questi giorni sono successe varie cose che fiaccano l’umore e ho dovuto prendere delle decisioni per il domani. E oggi volevo riposare, non me la sentivo di parlare se non con una persona alla volta, certo non nella caciara delle conferenze a tre, quattro…

Ovviamente facendo restar male gli altri si genera energia negativa che prontamente ci ricade addosso, come e’ avvenuto. Lo so. Mi spiace. Ne pago le conseguenze ma non posso non pensare che mi piacerebbe un po’ di franchigia in piu’ per cio’ che faccio io, come io cerco di capire sempre gli altri (a partire da chi ora mi lascia messaggi sarcastici come “grazie eh”). Saro’ sincero. Non credo d’essere cosi’ diverso da ieri. Molto piu’ stressato e stanco certo, ma la scelta di non fare una cosa che non mi sentivo di fare l’avrei fatta anche qualche anno fa. Non e’ giusto, non e’ bello, mi dispiace se ho ferito qualcuno ma se ogni tanto anch’io concedo qualcosa alla mia parte meno generosa forse non cade il mondo e io posso illudermi di essere felice, almeno per un attimo visto che poi altre parti di me mi ricordano quel che non ho fatto.

Edit: alla fine ho deciso di far contente quelle persone, almeno singolarmente. Sto meglio ora, devo riconoscerlo.
Ma questo post resta perche’ vedo il blog come un diario in cui appuntare le esperienze, le opinioni, ma anche errori e cadute. Se dovessi solo scriverci cose giuste non sarebbe il mio blog ma una fiaba. E rileggerle a distanza di anni mi aiuta.
Ora spero si chiarisca un’altra situazione. Ragionarci su scrivendo questo post mi ha aiutato. Ora, appunto, spero si chiarisca.

Da pari a pari

Io ho molti difetti ma di una cosa sono certo e l’ho sempre fatta trasparire nei miei impegni.

Noi siamo tutti uguali. Non importa quanti anni abbiamo o qual e’ il nostro ruolo nella societa’ o la nostra mansione in un determinato contesto. Presidente, Dirigente, Spazzino, Gestore, Utente, Maestro, Bidello… siamo tutti uguali. Io non ho meno diritti di chi te che hai il compito di amministrare un’azienda, un paese o un forum, ne’ ho piu’ diritti di un uomo che chiede la carita’ in strada, un clandestino che arriva su una barca in cerca di cibo e una casa o un bambino del mondo che chiede d’essere ascoltato.

Tu puoi guardarmi, parlarmi, chiedere, proporre e criticarmi. Certo hai il dovere di farlo in modo rispettoso ed educato, ma lo puoi fare. Io non sono Dio. Io sono un essere vivente come te, ne’ piu’ ne’ meno. E infatti non penso neppure di avere piu’ diritti degli animali non umani, pure spesso trucidati o schiavizzati dall’uomo per il suo divertimento.

Eppure ancora una volta mi trovo a sorprendermi di persone che pure conosco da anni e che trovano inconcepibile poter essere criticate o addirittura trattate “da pari a pari” da altri esseri viventi che esprimono una perplessita’ circa le loro posizioni o evidenziano un problema che dovrebbe essere nell’interesse di tutti risolvere.

Il nostro ruolo non e’ di comandare e i nostri regni sono illusori. Il nostro ruolo, mio, tuo, di tutti, e’ seminare il bene. Essere di buon esempio. Sederci accanto al prossimo e ascoltarlo, avendo l’umilta’ di accettare la voce di chi e’ piu’ piccolo di noi, di eta’, economicamente, di possibilta’ o di evoluzione (ossia gli animali non umani).

Non e’ sempre facile. Lo dico ma a volte non ho la sufficiente umilta’ nemmeno io. Pero’ io ci provo. Io non creo uno spazio e poi decido che chi ci entra deve guardarmi come un Dio in terra. Altri lo fanno e lo ritengono normale e anzi se leggono critiche iniziano a sprizzare commenti offensivi (magari alle spalle) e a ribadire il loro illusorio ruolo superiore.

Tutti i regni illusori vissuti cosi’ cadono, perche’ con questo approccio gli esseri viventi appena hanno la possibilita’ di scegliere vanno altrove. Lo fanno gli animali che scappano dall’uomo, lo fanno i cittadini di dittature, i frequentatori di spazi reali o virtuali, ecc…
Pero’ intanto il danno e’ fatto. Si e’ insegnato a distinguere gli esseri viventi in base al loro status. Si e’ tramandato il concetto che chi comanda puo’ e gli altri devono accettare.

Davvero poco educativo, oltre che una strada perdente.
Come del resto lo e’ la strada intrapresa da troppi potenti del nostro mondo.
Se avessimo l’umilta’ di accettare e ascoltare il prossimo, questa nostra societa’ sarebbe migliore.

Lo dice chi proprio da oggi ha iniziato ad aiutare a distribuire volontariamente questo foglio. Potevo accontentarmi di inserirlo sul web ma ho deciso di mettere a disposizione il mio tempo e le mie forse per chi non ha Internet (per possibilita’ economiche, eta’, ecc) ma vorrebbe trovare parole di speranza nei luoghi che frequenta.

Ed e’ solo l’inizio.
Dobbiamo donarci agli altri. E’ il solo modo di vivere bene e cercare di mettere le basi per un futuro migliore per l’umanita’. Non certo sentendosi piccoli dei di un regno che non c’e’ o maestri in cattedra dentro e fuori da scuola.

Una preghiera, solo una preghiera

Leggendo le ultime drammatiche notizie sul caso di Sakineh, la donna accusata tanto di adulterio quanto di omicidio (dalle autorita’ iraniane) e per questo condannata alla lapidazione, penso tante cose e vorrei dirne altrettante. Mi rendo pero’ conto che con gli insulti o gli attacchi, anche a chi a mio avviso mal interpreta un Credo, non si va da nessuna parte e certo non si fanno passi verso la ragione. Quindi prego, prego e basta, che il cielo o gli angeli ravvedano la mente di chi puo’ decidere.

Distruttori di belle idee…

Totem Destroyer e’ un giochino Flash delizioso di quella nuova serie basata sulla simulazione fisica. Ci si passa un po’ di tempo volentieri ed e’ anche utile per intrattenere ospiti (e cuginette-pesti) in un giorno di pioggia. Ieri ci ho rigiocato e sono anche riuscito a finirlo di nuovo tutto.

Ho cosi’ ben pensato di cimentarmi ancora una volta con il seguito, Totem Destroyer 2, ricordando subito perche’ l’avevo abbandonato! Se il primo e’ abbastanza facile il secondo e’ difficilissimo! Ecco che succede quando una bella idea viene espansa con elementi aggiuntivi e livelli troppo ostici, forse pensati per accontentare parte del pubblico.
Peccato…
O naturalmente forse sono imbranato io e il gioco e’ facile :)

PS: amo i giochetti online, infatti nel mio nuovo progetto che vedra’ la luce nel 2011 ci sara’ largo spazio per queste cose… ;-)