Costruendo il futuro…

Ed ecco il frutto delle mie fatiche degli ultimi giorni: un mega reportage sulla presentazione del nuovo "LUX" con tanto di battesimo (del fuoco, per me) con i video in formato FLV.

Far andare il tutto e’ stata un’impresa ma dovrebbe garantire maggior compatibilita’ rispetto all’uso di Windows Media Player. E poi via, mezzo mondo va su YouTube quindi si presume che mezzo mondo abbia Flash :)

E cosi’ dopo CSS, dopo AJAX (per le mappe di Google), ora e’ il turno dei video in formato FLV… :)

Se a qualcuno puo’ essere utile saperlo, come player online ho usato Flash Media Player (gratuito, sotto licenza CC), mentre per adattare il video (da un AVI originale di 900mb a 1280*720) ho seguito questa procedura:

  1. VirtualDub per il ridimensionamento a 320*240 e la compressione dell’audio in mp3. Il video l’ho codificato in FLV (tramite il codec inserito in ffdshow tryout, che pero’ VD inserisce in un AVI…
  2. Riva FLV Encoder per la conversione finale in FLV puro.
  3. FLVMDI per inserire i metadati necessari a muoversi (seek) all’interno del video e a favorire lo streaming.

Perche’ non ho usato direttamente Riva FLV Encoder? Perche’ il video originale aveva qualche stranezza per cui determinati decoder lo mostravano bene e altri (fra cui quello di Riva e VLC) perdevano frame. Era quindi necessario ricodificarlo prima di procedere e gia’ che c’ero ho usato e abusato dei versatili filtri di Virtual Dub peer cercare di non far notare troppo il ridimensionamento.

Scrivo tutto questo sperando che la procedura e le risorse indicate tornino utili anche ad altri.
Io per ora son davvero felice del risultato ottenuto…
ah, fatemi sapere se voi lo vedete, ok?

Fate schifo

Ho visto un video sulle crudelta’ che avvengono durante i rodei in USA.
Non e’ un montaggio, sono immagini vere, orrende, dolorose, che spezzano il cuore.

Non lo linko perche’ so che questo blog viene letto anche da giovanissimi e in generale da gente sensibile, gente che ha un cuore, che ama e soprattutto che rispetta gli altri esseri viventi.

Invece voi che fate certe cose fate schifo, che siate “cow boy” a un rodeo in USA o “toreri” a una corrida in Spagna. Quel che fate, le pene che infliggete a quegli animali, sono cose indicibili. Sono la vergogna di una razza che si ritiene civile, umana, ma fra i cui membri ci sono esseri che, solo perche’ capaci di agire in gruppo e usare strumenti di costrizione, torturano i piu’ deboli per il divertimento, la fama e i biglietti di un’arena.

Se siete credenti, se credete in qualcosa, sappiate che se la giustizia terrena non tutela abbastanza gli anmimali, quella divina vi chiamera’ a rispondere del dolore che i vostri “giochi” causano.

25 aprile: Festa della Liberazione e della Gratitudine

Sono convinto che l’Italia, e cosi’ l’Europa, non si sarebbe liberata dal nazifascismo senza l’aiuto degli Stati Uniti.

Per la nostra liberta’ si sono sacrificati migliaia di uomini a cui dobbiamo la nostra eterna gratitudine e riconoscenza.

Grazie quindi agli Stati Uniti d’America cosi’ come grazie ai nostri partigiani.

Nessun ringraziamento e anzi censura morale a quelli che in nome di idee politiche distorte contestano per le strade, anche con la violenza (verbale e/o fisica) chi partecipa ai festeggiamenti.

W i Partigiani e W gli amici e alleati USA

Una stella veglierà…

Quattro anni sono tanti.
Si cambia un po’ tutti…

Oggi ho saputo che l’amicizia fra persone a cui tengo molto si sta dissolvendo. Anzi credo, penso, si stia dissolvendo l’amicizia fra un carissimo amico e molti di noi.

Non sono sufficientemente addentro ai fatti e alle persone da capire il perche’, pero’ pensare a lui mi ha riportato al 2003, un anno cruciale nelle nostre vite.

Nel 2003 mia madre stava davvero male.
Nel 2003 due cari amici si sono incontrati ma poi persi in modo doloroso.
Nel 2003 Tu sei volata in Cielo, cosi’, a sorpresa, in un giorno di meta’ ottobre…
Nel 2003 e’ iniziata la malattia di una persona che tanto ha sofferto e, pur per ragioni diverse, continua a farlo.

Eppure al 2003 lego anche ricordi belli, commoventi.
Lui e lei che cantavano una strofa a testa di “Iperbole” e se la dedicavano.

dormi piccolo tesoro dormi che una stella veglierà….
(non l’ho scritto io, e’ un copia e incolla da una sua frase di lei in un log…)

E poi quel giorno.. doloroso, atroce, in cui io e lui ci siamo parlati a voce per la prima volta e non per ridere o scherzare ma perche’ dovevo dargli una notizia che nessuno di noi poteva immaginare accadesse… e almeno dandogliela io sollevavo Maf da quella ulteriore pena…

Si puo’ aver lasciato un pezzo di cuore in un anno del genere?
Si puo’ guardare a un amico che da anni non considera piu’ ne’ te ne’ il gruppo pensando non al suo comportamento presente ma ai momenti piu’ duri vissuti insieme?
Ci si puo’ illudere che quando e se leggera’ mai questo post una goccia di paradiso, cada sul suo cuore e ce lo ridia com’era ieri?

Forse ancora una volta la risposta e’ nelle strofe di Domani:

Lascia che la vita ci sorprenda
anche se significa dirsi addio.
Non c’e’ mai un’ultima primavera
se si puo’ rinascere, che avventura…
E poi quando troverai l’isola che non c’e’
mi basta una cartolina “Io sto bene”
ci portera’ fortuna non perderci di vista mai,
domani…

Due missioni compiute

Puff puff…

Ho compiuto due missioni importanti oggi, una per la Comunita’ e una per me stesso… e penso siano legate.

La prima e’ stata la completa catalogazione di tutte le immagini di tutti gli eventi parrocchiali, delle strutture, ecc, degli ultimi anni. Non sembra ma e’ un archivio immenso. Cosi’ facendo io per il sito, la redazione per le testate e il parroco, d’ora in poi avremo tutto il materiale a portata di clic, diviso per tipologia e per data. La riorganizzazione di questo immenso archivio ha anche permesso di eliminare doppioni e conservare le copie in qualita’ migliore di ogni immagine.

La seconda missione riguarda la mia sfera personale: in questi giorni ero particolarmente nervoso e pessimista. In parte a causa di comportamenti spiacevoli visti da diverse persone attorno a me, in diverse realta’, in parte per tensioni che non so spiegarmi. Comunque sia passare una giornata in solitudine portando avanti un progetto (e uno solo) senza distrazioni, chat, siti e quant’altro, ma concedendomi pause di lettura e ascolto di musica diversa dalla solita, mi ha rilassato e rasserenato.

Oltretutto l’attuale serenita’ e’ amplificata dalla soddisfazione per aver completato un lavoro a cui tenevo e che serviva a me e ai miei amici e colleghi della parrocchia.

Artisti e contadini

Oggi Billy mi ha regalato a sorpresa “Artisti e contadini”, una traccia di Marrico Mologni che tanti anni fa avevo trovato su Vitaminic. Bellissima canzone dedicata a Luigi Tenco.

Artisti e contadini
non hanno mai vissuto
negli argini
e la tua passione
era tutta in quella canzone
bocciata dall’industria
povero Luigi, povero Luigi!

Si nasce per vivere una vita
e si deve affrontare
una sorte maledetta e viziata
ci sono lotte continue
guerre calde e guerre fredde
si passano ore a suonare un pianoforte
notti in miniera a scavare parole…

Ma non e’ cambiato niente
alla radio si ascolta di tutto, di tutto
meno quello che vorremmo noi, noi…
noi che siamo la gente…
artisti e contadini!

Povero Luigi, povero Luigi!
L’avessi fatto per una donna…!

Aggiungo una piccola grande gioia: leggo nella posta del Roxy Bar (il sito che riprende il nome dello storico programma di Red Ronnie, che lancio Mologni) che Manrico e’ vivo e sta bene, il che come dice Red e’ gia’ una grande cosa vista la malattia che ha affrontato. Mi fa davvero piacere per lui!

Considerazioni mattutine

  1. Il mondo appare meno grigio dopo 8 ore di sonno, soprattutto se fatte di notte…
  2. Quando noi scegliamo di agire correttamente vediamo meglio la scorrettezza e i secondi fini degli altri. E forse ci fanno piu’ male.
  3. La mancanza di rispetto e di considerazione verso il prossimo al mondo e’ piu’ diffusa dell’aria.
  4. Al mattino c’e’ piu’ voglia di rimboccarsi le maniche e costruire invece che di rimuginare sui punti 1, 2 e 3 ;)

It’s over! Missione compiuta

Ebbene si’: e’ FATTA!

Oggi ho avuto l’ultimo controllo post-operatorio.
La pressione e’ a posto (17 a sx, 15 a destra, meglio di cosi’ non si puo’) e sono stato rassicurato sul fatto che non c’e’ il pericolo che il foro ri riapra.

Mi ha detto che ha visitato la pagina che le ho dedicato e mi ha ringraziato tanto. La trova “esagerata” ma dall’espressione direi che le ha fatto piacere, anche se penso proprio che l’abbia resa ancora piu’ felice il racconto delle cose che riesco a fare ora. Ha capito che non mi ha solo tolto lo sdoppiamento, mi ha migliorato la vita.

Puff…
fatta…
Adesso fa uno strano effetto… adesso sembra di esser tornati da una passeggiata in collina…

Niente piu’ controlli (se non quelli semestrali per il campo visivo) e niente timori. E’ stata un’impresa, umanamente parlando, di cui non scordero’ mai lo svolgersi.

Entusiasmo, paure, timori, il sostegno di mia madre…
Gli amici: Ambra che mi azzannava se tentennavo, Martina col suo dono di disseminare serenita’ dove passa e la sua paura infondata di non esserci abbastanza, Nati con stellina-sappiamo-noi-cosa-vuol-dire (5/11-21/2, due su due!), Marco che pregava il suo amico in cielo perche’ potessi fare l’intervento, Maf che faceva lo stesso col nostro angelo, Denis che diceva una scemata ma a modo suo se ne scusava (ho apprezzato anche te sai?), Giorgia che tanto ha fatto per farmi sorridere e incoraggiarmi, Manuel che si emoziona a vedermi guardare senza mettere il dito sotto l’occhio, Giuseppe, Davide, FranZ, Rene’ e gli amici di PoohForFans, Oreste, poi don Danilo. gli amici in parrocchia che pregavano per me e che han fatto a gara per facilitarmi il percorso casa/ospedale/casa (Firmo arrivando qui anche alle 6 di mattina, a meta’ febbraio!).
E ce n’e’ tanta ancora di gente che non ho citato perche’ ora sono ubriaco di sole e di serenita’ e non so piu’ pensare ma che che anche queste persone mi hanno nel cuore, almeno un pochino (si’ parlo di te. e di te. e anche di te e… ;)

E poi le pesti…
che son piccini ma han fatto funzionare quella chat come un orologio svizzero anche in mia assenza e son venuti qua a leggersi i miei papiri…

E la dottoressa… ma dove la trovi una dottoressa che ti rassicura, che ti facilita’ le cose, che divora chi te le complica, che si batte per spianarti la strada,che ti da’ un appuntamento telefonico e uno in ospedale tutto per rassicurarti, che subito prima e subito dopo l’intervento e’ tutta preoccupata di rassicurare te e tua madre e ancora oggi s’e’ raccomandata perche’ la rassicurassi visto che la vede in apprensione per me e anzi lei stessa s’e ‘affacciata per dirle che “va tutto benone”?

Sono stato fortunato a trovare questo medico e sono fortunato a essere circondato da bellissime persone. Anche quelle che strozzerei, per una ragione o per l’altra, sono bellissime.

Grazie!

I vantaggi della reincarnazione…

A volte penso che se la reincarnazione fosse una certezza per tutte le religioni, ci preoccuperemmo maggiormente per chi soffre…

Titolo ipotetico per un servizio fotografico: domani potrebbe toccare a noi.

Siccome pero’ noi ci crogioliamo nelle Certezze Assolute di chi spende mille energie per tutelare il matrimonio (il 12/5 non e’ meglio una marcia per i bimbi che muoiono di fame?) al mondo continuera’ a esser diverso nascere in un posto o in un altro…

E se si sbagliassero?
E se la reincarnazione facesse parte del ciclo naturale dell’anima?
Sicuri che vale la pena correre il rischio di rinascere e vivere come nelle foto del link proposto sopra?

Grillo 4ever

Da non perdere: l’intervento di Beppe Grillo all’assemblea degli azionisti Telecom.

Io sono daccordo su tutto cio’ che dice Grillo pero’ temo che lui quando evoca tecnologie come il VOiP dimentichi che oggi Internet passa sulla rete Telecom e che TUTTI devono affittare da Telecom ALMENO l’accesso al doppino dell’utente. La trasformazione delle Rete di Accesso in una public company cambierebbe le cose (in Italia? Davvero?) ma per adesso anche se la gente fa meno telefonate perche’ usa Skype, Telecom ha comunque un gran potere su tutte le TLC italiane…

La Consob ha cercato di metterlo fuori gioco ma non sembra esservi riuscita (mi unisco a quello che in tanti han gia’ detto: se vigilassero di piu’ su ALTRI problemi, forse sarebbe meglio…).

E in nome della trasparenza ecco anche la cronaca dell’assemblea scritta da Stefano Quintarelli in diretta tramite la wlan della sede Telecom. Stanno intervenendo tantissimi piccoli azionisti che dicono la loro. Non credo che questa politica dell’apertura e trasparenza piaccia ai “big”, anche se sono consapevoli che alla fine e’ comunque tutto nelle loro mani…

A proposito di peacekeeping

Alcuni amici mi hanno scritto circa questo post sorpresi e forse un po’ disturbati dalla mia scelta di “scappare” dai problemi, quindi preferisco chiarire.

Io non scappo dalle discussioni, ne’ le evito, io evito… i miei difetti :)
Mi conosco, so che spesso reagisco impulsivamente, soprattutto se mi sento tradito da persone in cui credevo, quindi prima di cadere, precipitare, dalla parte del torto infilandomi in discussioni infinite e arrivandso ad agire male io (come accaduto anche in tempio recenti), preferisco dewfilarmi, salvo magare riaffrontare il problema poi, a mente fredda.

Non sapete quale piacere si prova a discutere con qualcuno che ti dice di tutto restando sereni e tranquilli, esponendo le proprie posizioni e ammettendo eventuali responsabilita’ ma poi lasciando queste persone a cuocere nel pentolone dei loro Giudizi… perche’ tutte le situazioni quando le vivi con irruenza sono macigni ma se le guardi da un’altra prospettiva si ridimensionano :)

Insomma quel che faccio e’ cercare di elevare un po’ il mio spirito e metterlo al sicuro dalle infinite intemperie della vita, soprattutto quelle in cui mi caccio io ;)
Quando imparero’ a non arrabbiarmi-prima-di-riflettere (come riesco a fare in ambito professionale o collaborando con certi siti) non avro’ piu’ bisogno di defilarmi.

PS: sto bene, c’e’ un sole magnifico, mi sento sereno.
C’e’ chi m’ha ferito ma credo di aver gestito la situazione molto meglio che in passato. Almeno, io ne esco in pace con me stesso e rinnovando la mia convinzione: vale di piu’ chi ti dice tutto in faccia di chi pensa una cosa e ne dice un’altra. Poi si chiedono perche’ mi e’ tanto simpatica una certa sincera e fin troppo schietta persona ;p

Desiderata

Desiderata

Va’ serenamente in mezzo al rumore e alla fretta
e ricorda quanta pace ci può essere nel silenzio.

Finché è possibile, senza doverti arrendere, conserva
i buoni rapporti con tutti.
Di’ la tua verità con calma e chiarezza, e ascolta gli altri,
anche il noioso e l’ignorante:
anch’essi hanno una loro storia da raccontare.

Evita le persone prepotenti e aggressive:
esse sono un tormento per lo spirito.

Se ti paragoni agli altri, puoi diventare vanitoso e aspro,
perché sempre ci saranno persone superiori ed inferiori a te.
Rallegrati dei tuoi risultati come dei tuoi progetti.

Mantieniti interessato alla tua professione, benché umile:
e’ un vero tesoro rispetto alle vicende mutevoli del tempo.

Sii prudente nei tuoi affari, poiché il mondo é pieno di inganno.
Ma questo non ti impedisca di vedere quanto c’é di buono:
molte persone lottano per alti ideali, e dappertutto la vita e’ piena di eroismo.

Sii te stesso. Specialmente non fingere di amare.
E non essere cinico riguardo all’amore,
perché a dispetto di ogni aridità e disillusione esso e’ perenne come l’erba.

Accetta di buon grado l’insegnamento degli anni,
abbandonando riconoscente le cose della giovinezza.

Coltiva la forza d’animo per difenderti dall’improvvisa sfortuna.
Ma non angosciarti con fantasie.
Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di la’ di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso.

Tu sei un figlio dell’universo, non meno degli alberi e delle stelle;
tu hai un preciso diritto ad essere qui.

E che ti sia chiaro o no, senza dubbio l’universo va schiudendosi come dovrebbe.
Perciò sta in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca,
e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni,
nella rumorosa confusione della vita conserva la tua pace con la tua anima.

Nonostante tutta la sua falsità, il duro lavoro e i sogni infranti,
questo e’ ancora un mondo meraviglioso. Sii prudente.
Fa’ di tutto per essere felice.

Da un manoscritto del 1692, trovato a Baltimora
nell’antica chiesa di San Paolo.

Sono belle parole che aiutano e in cui mi riconosco molto.
Alcune perche’ rappresentano bene come mi sento e come voglio vivere oggi, a meta’ dell’aprile del 2007, altre perche’ sono stati miei difetti, spero passati.

Grazie a Tix per averlo scovato e segnalato in una delle sue rubriche.

Essere cristiani aiuta…

Il post precedente e’ una mediazione.
Una mediazione fra una ferita a cui dovevo rispondere e il mio credere che il mondo non inizi e non finisca con me, con questa vita, questo cuore, queste emozioni. Che la rabbia, la gioia, l’amore, il dolore non siano fini a se stesse ma facciano parte di un disegno piu’ grande.

Cosa c’e’ dopo? C’e’ Dio? C’e’ un mondo nel quale la “natura” o un “karma” universale ci dara’ qualcosa in base a come abbiamo scelto di agire? Non ne ho idea. Ho pero’ ben presente il profondo insieme di regole altamente pedagogiche che tutto sommato riesce a proporre la Chiesa cattolica.

Regole che nonostante le mie incertezze e titubanze, nonostante i miei dubbi, nonostante non le condivida in pieno, ho comunque scelto di ascoltare, anche perche’ ho gia’ visto che ad agire diversamente non ci si guadagna nulla e sicuramente non ci si sente meglio.

Altri se subiscono dei torti urlano di rabbia, usano cio’ che e’ stato donato alla collettivita’ per lanciare frecce avvelenate. Perche’ possono. Perche’ soffrono quindi possono. A volte l’ho fatto anch’io, anche in tempi recenti. E dopo non mi sono mai sentito meglio, anzi. Quando svanisce la rabbia, quando cade dentro di noi quell’orgoglio che ci fa sentire in diritto di odiare chi ha il torto di esserci amico (che non significa solo scrivere “tvb” e “fai bene”) allora ci si accorge che e’ tutto inutile, che attacchi, cattiverie, grida di dolore non ci ridaranno la serenita’ che avevamo prima.

Puo’ accadere appena ti è venuto in mente
che se chiedi scusa non ci perdi niente
…puo’ accadere e tu lo sai…

Quattro anni fa e’ morta una mia amica. Da un giorno all’altro. Un giorno c’era, il giorno dopo non c’era piu’. Ci volevamo un gran bene. L’ascoltavo, l’avevo scossa (un pochino) da un grande dolore. Me ne e’ stata grata fino all’ultimo e anche oltre, credo. Mi chiedo come starei oggi se la sera prima che lei volasse in cielo noi ci fossimo fatti del male.

La gente non sa…
la gente non capisce che siamo foglie e basta un soffio di vento piu’ forte per portarci via. Poteva succedere a novembre a una nostra amica. Poteva, lo sapete vero? E poteva succedere a me a febbraio. Puo’ succedere a tutti in ogni momento!

E allora perche’ farsi male? Perche’ odiare? Perche’ ferire chi CI HA FERITI, chi sputa sul nostro affetto, chi grida per il terrore di non averlo piu’?
Tanti pensieri cattivi attraversano spesso il mio animo quando vengo ferito come oggi, a mio modo di vedere pure ingiustamente, da persone a cui ho detto in sostanza che secondo me han sbagliato qualcosa. A volte ho ceduto a questi pensieri, alla tentazione di far del male, di vendicarmi. A volte no.

Ora come ho scritto chiudero’ qualche porta, perche’ non si puo’ e non si deve essere “bechi” e accettare tutto cio’ che agli altri viene in mente di farci. L’ho detto ma non so sinceramente se saro’ capace di farlo, perche’ non vorrei far seccare il cuore… che e’ una delle cose migliori che il Cielo mi abbia dato (l’altra sono la mia famiglia e gli amici).

In questo, essere vicini alla Chiesa, ascoltare e leggere pensieri e parole (anche quelli che non condividi, quando espressi con pacatezza e rispetto, hanno un valore) aiuta. E io oggi sono felice di avere attorno a me persone che mi stanno insegnando a cadere meno. Che mi rinnovano la voglia di credere nell’uomo.

Problemi, scoperte e decisioni

Cosi’ arriva il giorno in cui qualcosa proprio non va e decidi di andare a fondo. Fin li hai tirato avanti, chiudendo un occhio, ingoiando qualche rogna e seccatura, sopportando qualche “spigolo” in uno degli ambienti con cui quotidianamente hai a che fare.

Poi un giorno di primavera-che-sembra-estate l’equilibrio si rompe e devi capire cosa c’e’ che non va. Ti metti li con calma, leggi, ipotizzi, rifletti per cercare una soluzione.

E scopri che il problema forse e’ piu’ radicale, che far finta di nulla non serve, che forse mentre tu ingoiavi qualche fuoco d’artificio, sotto al tuo naso succedeva qualcosa di piu’ serio… e che uno spigolo oggi e uno spigolo domani alla fine sono piu’ i lividi delle soddisfazioni.

Al che ti viene voglia di buttare via tutto e ricominciare da zero in un ambiente nuovo, ripulito, in cui avere a che fare con situazioni trasparenti, non con quel che sembra X e in realta’ e’ Y, magari per la luna piena in asse con saturno.

Poi pero’ pensi che l’ambiente in cui sei ti e’ familiare e ha tante cose buone, tanti punti fermi della tua giornata che non vorresti perdere. E cosi’ fai uno sforzo. Uno sforzo per non mandare tutto a quel paese, sistemare cio’ che puoi, sopportare cio’ che non si sistema MA imparare anche a riconoscere cio’ che e’ diverso da quel che appare.

Full circle, direbbero gli americani.
Ma no,non e’ un Full Circle, e’ che mi sono stancato degli spigoli. Staro’ molto piu’ attento a non farmi fregare da applicazioni non chiare, a pretendere la massima trasparenza e a dire qualche “no”, “deny”, “rifiuta” sul firewall.

Applicazioni? Software? Firewall?!?
Certo, sto parlando di Windows e dei problemi che mi ha dato oggi a causa di programmi che non agiscono sempre nel modo giusto e del mio vizio di aprire troppe porte (per poter essere sempre a disposizione degli altri) e lasciare che entri anche cio’ che puo’ farmi male.
Parlavo di informatica, che cosa avevate capito?

Peacekeeping

Stamattina mentre osservavo le onde della laguna dal vaporetto mi son messo a pensare e a riguardare indietro. Forse grazie agli occhi tornati come 18 anni fa sto ritrovando molte emozioni del passato e sto riallacciando i fili del mio essere, di cio’ che ero 18 anni fa, di cio’ che sono stato dall’89 a oggi e di cio’ che voglio essere ora.

Il mio medico di famiglia sostiene che devo avere un carattere forte altrimenti avrei ceduto, avrei avuto nevrosi e chissa’ che altro per quel disturbo cosi’ improvviso e cosi’ sconvolgente, per quel mondo che tutto d’un tratto mi appariva sdoppiato.

Ora, non so se davvero i miei occhi hanno influito sul mio agire in questi anni e fatico a crederlo. Mi pare abbian influito piu’ alcuni fattori esterni come la salute dei miei cari e degli amici. Cio’ che so pero’ e’ che da febbraio qualcosa e’ cambiato e io inseguo un nuovo equilibrio, che cerco in molti modi. Modi materiali, facendo cose che prima non potevo e modi emotivi, evitando a forza situazioni in cui, conoscendo il mio carattere, so che finirei per litigare.

Ne ho parlato anche al parroco in alcune occasioni, ho parlato delle liti da chat e da forum che io stesso riconosco come inutili e senza senso. E in cui regolarnente cado. O cadevo.

Dialogare attraverso una tastiera e’ sempre difficile: le frasi scritte in fretta e lette altrettanto velocemente non lascia intendere emozioni e pensieri di chi le scrive e cosi’ quando si accumulano ruggini, o si e’ semplicemente un po’ tesi, volano parole che a voce non si direbbero mai. Da una parte e dall’altra.

Ecco, io non son cambiato nel senso che vivo nella pace terrena e nulla mi tocca. Certe situazioni mi fan infuriare. Mi fa rabbia che la gente recrimini, che la gente debba uscirsene con frasette e acidita’ fuori luogo, che anche la frase piu’ affettuosa sia scambiata per qualcosa d’altro in base all’umore del momento, che la gente si tenga dentro le cose e le “vomiti” quando meglio crede. E potrei andare avanti ma il punto non e’ cio’ che mi fa rabbia, il punto e’ che ora ho scoperto una via nuova. Succede un casotto? Delle due: o me ne frego (che so della frasetta acidella del momento) o mi alzo, saluto, esco e chiudo la porta delicatamente dietro dime, metaforicamente parlando visto che non siamo su Second Life :)

Acuni se la prendono, altri accusano comunque ma almeno ho modo di sbollire (essere attaccati fa sempre innervosire, che si stia sbagliando o che si abbia ragione). Poi torno nella “stanza” (o nel forum o…) e parlo d’altro o eventualmente chiarisco le mie ragioni in modo pacato e chiudo li. Discutere e litigare fa mele, nella realta’ come in Internet.

E’ meglio usare le energie per costruire.
Il rapporto mutato con una persona con cui in passato ho avuto aspri confronti mi sta dando ragione. Se fa o dice cose che non condivido prima di sparare lascio cadere la cosa. E stiamo meglio tutti. Il resto? Verra’. E se qualcuno non capisce o non accetta questo mio fare, pazienza. Per una volta voglio essere io a dire che penso a me e a incanalare tutte le mie nuove energie per costruire.

Peacekeeping, appunto.
Pace imposta.