E un bel giorno…

E un bel giorno ti chiama don Gianni e ti chiede se si puo’ creare un modulo di iscrizione a un evento su Mestre. Dovrebbe chiedere questo e quello, ma non sul sito della parrocchia che magari uno che non e’ cristiano non ci va volentieri.

Lo ascolti e la mente attiva tutti i neuroni (quelli rimasti, alla tua veneranda eta’) per immaginare cosa fare e dove… e mentre lui parla tu pensi “uso MailPX, il mio mailer creato tanti anni fa per una sfida con un amico” e “OK ma dove lo metto? Mestre… Mestre… ecco! Gli dico che lo metto su Mestre semplice!” e glielo dici, senza pensarci troppo.

Lui apprezza, si fida (fiducia conquistata in otto anni e non scontata) e ti dice che se lo finisci per le 18 e’ perfetto. Sono le 16.

Recuperi il programma. E’ uno di quelli che semplicemente funzionano, quindi ti sei quasi dimenticato come si imposta. Fai mente locale. Sistemi la config e via, anche perche’ don Gianni mica ha aspettato e ha gia’ detto a mari e monti l’indirizzo dove iscriversi.

Poi pero’ ti viene in mente che “Mestre semplice” non lo tocchi da anni, si puo’ dire da una vita fa. Vedi mai che qualcuno lo guardi… e via a controllare i contenuti e poi aggiornare cio’ che serve per renderlo fruibile da cellulari e tablet. Una bella avventura dato che non stai nemmeno bene (perche’ se stessi bene stamattina saresti andato alla Prima Comunione della figlioletta del tuo grande amico Manuel, sigh…).

Non son cose difficili, in un paio d’ore son fatte, hai imparato a farle bene in altri progetti, ma farle se non sei al top e’ piu’ difficile di quanto non sia normalmente con i limiti con cui sei abituato a convivere. Pero’ alla fine tutto va al suo posto e scopri che hai fatto bene perche’ ‘sta cosa di don Gianni non e’ proprio piccola, anzi probabilmente ne parleranno in tanti.

E, insomma, “Mestre semplice” che fino a qualche tempo fa pensavi pure di chiudere, torna a splendere e ospita la prestigiosa iniziativa Dialoghi per la citta’!

Ne capitano di cose belle, quando meno te l’aspetti e quando vinci tutti i “non ci riusciro’“, “non funzionera’…“, “non so se…“.

Perche’ non voto il Comitato SOS Mestre

Io ho apprezzato fin da subito il Comitato SOS Mestre. Si puo’ dire che mi hanno portato a visitare Facebook quotidianamente anche se non sono iscritto e non lo amo. Fortunatamente la loro pagina e’ aperta ai non iscritti e ho affinato le mie impostazioni per respingere i cookie di quel social troppo invasivo.

Certo ho espresso qualche dubbio perche’ di fatto portano le persone a scrivere con nome e cognome “io abito qui e succede questo” esponendole anche agli occhi o le potenziali ritorsioni dei criminali che frequentano la citta’ e ormai conoscono la pagina. Ho avuto anche dubbi sul fatto che la partecipazione e le segnalazioni fossero limitate a chi sta su FB, salvo una anonima email su Yahoo a cui anni fa mandai una segnalazione e da cui non ebbi mai il benche’ minimo riscontro.

Tuttavia questi dubbi erano controbilanciati da quanto i ragazzi facevano fuori da Internet, girando per la citta’ anche di notte, col bello e col brutto tempo, avvisando costantemente le autorita’ di cio’ che vedevano e condividendo le notizie e gli allarmi sulla pagina fb. Insomma, magari sul web commettevano qualche ingenuita’ ma offrivano un servizio prezioso alla collettivita’, senza colori politici.

Piano piano pero’ tutto questo e’ cambiato. I commenti sulla pagina sono peggiorati sempre piu’, arrivando al razzismo anzi direi allo schifo, fra foto di lanciafiamme (“bruciateli tutti”) e di cappi in piazza San Marco. Ogni cosa fatta da stranieri veniva condannata dai frequentatori con frasi irripetibili e in un’occasione perfino con riferimenti terribili alle tragedie dei migranti. Mi si dira’ che non era il Comitato a dire quelle cose. Vero, ma non le cancellava neppure. E’ stato necessario aspettare la campagna elettorale perche’ le cose cambiassero.

Gia’, la campagna elettorale: ad un certo punto da comitato apartitico, quindi che parla a tutti i cittadini, hanno deciso di scendere in campo. Con Malgara che si candidava a sindaco e poi ha deciso di supportare Luigi Brugnaro, espressione di Forza Italia, UDC e NCD.

Dunque al momento in cui scrivo il primo post nella pagina FB del Comitato recita “Il 31 Maggio, vota per te ed il futuro della tua città, VOTA PER IL COMITATO SOS MESTRE!!!” (fonte) e ogni 2×3 compaiono post da campagna elettorale.
Aggiornamento dell’11 maggio: curiosamente dopo questo intervento, il primo post politico con i vari “adesso tocca a noi!” e’ sparito. Restano tutti gli altri ma e’ gia’ qualcosa.

Ora, una cosa e’ girare per la citta’ e segnalare le situazioni critiche, organizzare iniziative, corsi di autodifesa, ecc. E’ un comportamento encomiabile e meritevole.
Altra pero’ e’ fare politica. E se la posizione politica si deve giudicare dal comportamento degli ultimi mesi, scusate ragazzi ma non solo non vi voto ma chiedo e consiglio a chi conosco in citta’ di fare altrettanto. Ecco in sintesi perche’:

  • Avete tollerato per troppo tempo commenti inauditi e inaccettabili nella vostra pagina.
  • Il vostro candidato ha proposte ideologiche come quella della piscina al posto del CSA Rivolta… Chiaramente una piscina olimpionica (accanto a una per famiglie) e’ cio’ che piu’ serve in citta’ oggi, giusto?
  • Non avete partecipato ne’ dato eccessiva visibilita’ al corteo dei Bengalesi per la sicurezza in citta’ che e’ servito anche ad evitare ritorsioni violente dai teenager bengalesi aggrediti dai componenti della baby gang italiana.
  • Avete salutato con un misero “FINALMENTE !!!! Complimenti alla Mobile” l’articolo sulla cattura della baby gang di teenager italiani, sottolineo italiani, quando a ogni articolo su crimini piu’ o meno gravi commessi da stranieri dedicate ben piu’ visibilita’ e commenti.

Anzi, sapete che vi dico? Sono un elettore del M5S e intendevo dare il voto disgiunto, a Casson sindaco e a M5S per la Giunta, ma potrei anche votare Kamrul Syed, portavoce della comunita’ bengalese e candidato con Casson nel PD. Con la sua iniziativa ha fatto moltissimo per la sicurezza di tutti i mestrini in modo pacifico e davvero non ideologico. Non lo so, decidero’, intanto lo consigliero’ agli amici gia’ decisi a votare PD.

A voi del Comitato mi permetto di dare un consiglio: curare un’iniziativa apolitica e apartitica e’ difficile, io curo un sito cosi’ (non questo che e’ personale) e lo so bene, ma vale molto di piu’ che schierarsi, anche perche’ chi si schiera poi viene giudicato per cio’ che dice e fa… e per cio’ che non dice e non fa.

Un’iniziativa apolitica e apartitica e’ di tutti e parla a tutti. Un’iniziativa di parte parla a una sola parte e oggi voi parlate a una parte rancorosa che fa distinguo di nazionalita’ e posizione politica invece di preoccuparsi del bene comune e di combattere il degrado e la criminalita’, che come la baby gang di teenager italiani dimostra, non e’ solo straniera.

I commenti sono aperti a chi vuole replicare in modo rispettoso ed educato verso di me e verso i mestrini tutti.

Aggiornamento del 15/5/2015:
Ieri il Comitato, un tempo apolitico e apartitico, ha detto che se i mestrini non voteranno il loro candidato potrebbero smettere di fare cio’ che fanno. (fonte)
Direi che si commentano da soli, ma per fortuna leggendo le risposte che hanno ricevuto sembra che anche i mestrini inizino a capire…

L’IMOB e’ sbagliato (per me)

L’IMOB, il sistema di biglietti elettronici imposto dall’azienda comunale trasporti di Venezia (ACTV) e’ sbagliato e finalmente inizia a scricchiolare. Non per le proteste dei cittadini ma perche’ e’ problematico anche per loro. Bene, ma sottolineiamo i problemi di questo sistema:

1) IMOB non e’ intuitivo. Non sai quanti titoli di viaggio ti restano, devi tenerlo a mente o rischi di salire su un autobus o un vaporetto e trovarti senza. Per sapere quanti titoli di viaggio si hanno bisogna chiedere a un dipendente ACTV ai pontili, rivolgersi a un rivenditore oppure interagire con la validatrice sui mezzi ma non e’ proprio facile, infatti…

2) IMOB e’ scomodo: su un mezzo in movimento, stretto fra la gente, magari tenendo in mano borse o stringendo un passeggino, devi interagire con una validatrice basata su un display LCD non proprio leggibile e dei pulsanti. Se sei fortunato passi il biglietto, un bip e una lucina verde ti dicono che e’ OK ed e’ fatta. Altrimenti, e non e’ raro, devi interagire premendo pulsanti e leggendo cio’ che appare. E se sei ipovedente o proprio non vedente non esiste un’alternativa vocale.

3) IMOB complica le cose. Con i biglietti cartacei se resti senza puoi sempre chiedere a qualche viaggiatore se te ne vende uno. Con IMOB una persona disponibile dovrebbe validare nuovamente la propria tessera ma la procedura non e’ immediata soprattutto col mezzo in movimento (vedi punto 2). Lo stesso se vuoi validare il biglietto per figli o amici che ne sono privi.

4) IMOB e’ invasivo: la tessera memorizza le ultime validazioni, quindi chi la visualizza per qualsiasi ragione puo’ conoscere le ultime validazioni effettuate. Inoltre tutti i dati delle corse sono inviati a un server centrale. ACTV dichiara di disgregare i dati (ovvero la correlazione tratte percorse/seriali delle tessere) a norma di legge e rispettando la privacy, ma resta il fatto che li raccolgono e con i biglietti cartacei non era cosi’.

Riguardo il punto 1 c’e’ da dire che esiste una app per cellulari, creata da un normale cittadino, che permette di leggere la tessera ed estrarre le informazioni sui titoli disponibili e le ultime validazioni. Tuttavia funziona solo sulle tessere anonime perche’ le altre sono crittate e chi l’ha fatta, avendoci messo la faccia, non puo’ andare oltre senza rischiare denunce da ACTV (che invece dovrebbe premiarlo e fare una APP ufficiale e completa…) Chi usa tessere anonime e la vuole puo’ scaricarla dal Playstore (richiede un cellulare con supporto NFC).
Ci si puo’ anche loggare sul sito ACTV, inserire seriale della tessera e codice fiscale, e avere informazioni sulle tessere nominali. Il problema e’ che non sono informazioni in tempo reale ma aggiornate a 24 ore prima (salvo cambiamenti recenti o successivi a questo post).

Insomma, a me comune cittadino IMOB ha creato tanti tanti problemi. Adesso che ne da’ ad ACTV prevedono un parziale ritorno ai biglietti cartacei. Bravi, completate l’opera e torniamo a un sistema piu’ comodo per la gente comune, fra cui tanti anziani, che usa i mezzi pubblici.

Alla ricerca di Paolo Gentile

Dopo 5 anni da questo post ci si riprova, visto che ho trovato il sito web di quelli di SuperRadio. Ecco la mail che ho scritto. Se risponderanno vi daro’ notizie.

Salve,
tanti tanti anni fa ascoltavo Superradio, sia per i quiz cui tentavo di partecipare, sia perche’ un amico dell’epoca andava pazzo per la vostra musica.

Invece io di voi ricordo molto Paolo Gentile e le sue canzoni “Con la faccia di un Clown” (di cui tuttora ho una mitica registrazione “dalla radio” poi travasata in digitale, e che sto risentendo mentre vi scrivo) e “La citta’ di Marco” che, se ben capii all’epoca, era dedicata a un vostro collega venuto a mancare.

Scrivo per sapere intanto se Paolo suona ancora e come si e’ sviluppata la sua carriera, visto che sul web non trovo nulla, e poi per sapere se e’ ancora reperibile qualcosa di suo, che non mi dispiacerebbe acquistare (in particolare la bellissima “La citta’ di Marco”).

Grazie e spero di avere vostre notizie.

Speriamo in bene… E intanto riascoltiamo questo poeta della mia citta’.

“Ed io, equilibrista senza fili
la recita del tempo
ormai la conduco io
con la faccia di un clowwwwwwwwwn”

In fondo, sto solo cercando le emozioni della mia adolescenza… :)

UPDATE

Esiste, non me lo son sognato! Googlando ho trovato foto, numero di catalogo e titoli esatti! Quindi e’ “La faccia di un clown”, senza il “con” davanti.
OK, primo passo fatto. Ora spero mi rispondano.
Come mi piacerebbe avere quel disco (poi trasportarlo in digitale e’ niente, rispetto alla difficolta’ di reperirlo)

scagotto

Questa volta l’ho sentita forte. Inizia poco. Cresce. Tutto trema. Sempre piu’. Lo senti distintamente e TANTO. Viene davvero la paura che cada tutto. Poi cessa. E continui a tremare tu. E i siti web sono intasati. E pensi a tutti gli amici sparsi per il nord Italia.

Ripeto: scagotto.
ah, a futura memoria: parlo del terremoto del 20/5/2012 in Emilia, che s’e’ sentito in tutto il nordest. Quello del ’76 in Friuli l’ho vissuto (arrivo’ fin qui) ma ero troppo piccolo e non ricordo molto. Quindi per me questo e’ il piu’ forte della vita.

La cronaca del Veneto

Il Gazzettino chiude le porte alla consultazione gratuita del quotidiano. La mentalita’ dell’abbonamento colpisce anche questa testata che finora aveva offerto la lettura gratuita dalle 14 avvalendosi di banner e sponsorizzazioni.
E’ buffo: si possono leggere le notizie di mezzo mondo e dei posti piu’ strani e lontani, ma la cronaca locale del Veneto viene blindata, con buona pace di quanti, giovani che lavorano lontani, pensionati o semplici cittadini interessati alla vita della propria citta’, perderanno la possibilita’ di conoscere gli eventi locali.

Molti giustamente si lamentano: a leggerlo dopo le 14 erano soprattutto pensionati e persone che abitano lontano dalle loro terre d’origine. Eccomi quindi a stilare una lista di siti di notizie legali e gratuiti, perche’ giustamente si sostengono con la pubblicita’ e le sponsorizzazioni.

Essendo di Mestre privilegio i giornali e siti che parlano della mia area, ma se ne conoscete per le altre province del Veneto segnalate pure.

T-Vision
Le news in video di Antenna 3 su Venezia/Mestre, Treviso e Padova

Rete Veneta
I TG quotidiani di Rete Veneta per Mestre/Venezia, Treviso, Padova e Vicenza

Il Corriere del Veneto
Il Corriere del Veneto offre notizie locali di Venezia-Mestre, Padova, Verona, Treviso, Vicenza, Belluno e Rovigo

La nuova Venezia
La nuova di Venezia e Mestre offre una selezione di notizie gratuite dalla citta’

Venezia Today
Venezia Today offre cronaca di Venezia e Mestre
Vedi anche Mestre Today

Ansa
Le notizie ANSA relative al Veneto

Youreporter.it
Le news del Veneto da YouReporter.it

Come altri, non comprero’ piu’ nemmeno l’edizione cartacea come ogni tanto mi capitava di fare. Sono liberi loro di fare determinate scelte come lo sono io, se non le condivido, di decidere a chi dare i miei soldi o su quali banner cliccare.

Aggiornamento 27/3/2012

Archivio storico di Repubblica
Con questo servizio si possono fare ricerche nell’archivio del famoso quotidiano ma anche di un gran numero di testate locali anche venete fra cui La Nuova Venezia, il Mattino di Padova, la Tribuna di Treviso e altri. Gli articoli degli ultimi 2 giorni sono a pagamento (ma se ne possono leggere i titoli e un estratto), ma tutti i precedenti sono consultabili gratuitamente.

Aggiornamento 18/5/2012

Rassegna stampa sul sito della Camera dei deputati
Archivio rassegne stampa sul sito del Senato
Molti fra i commenti alla notizia sul sito del Gazzettino chiedevano di poter vedere almeno la prima pagina. Lo consente la rassegna stampa sul sito istituzionale del Governo. Dal 18 maggio 2012 il Gazzettino inoltre ha ricominciato a pubblicare la prima pagina delle proprie edizioni locali.

Archivio storico della Nuova Venezia
Ecco, per semplificare la vita a molti, il collegamento all’archivio storico della Nuova Venezia che permette di leggere tutte le notizie pubblicate dal 2003 a oggi. Le notizie pubblicate da piu’ di un giorno sono accessibili gratuitamente.

Se conoscete altri siti, scrivete!

Novita’ prossime venture su Mestre e Google Street View

Le immagini attuali di Mestre su Google Street View sono incomplete, soffrono di una pessima illuminazione e sono state realizzate nel 2008 nel pieno dei cantieri del tram. Decisamente migliori quelle di Visual Pagine Gialle e soprattutto di Venice Connected voluto dal Comune, con una copertura quasi totale e un’ottima illuminazione. Peccato che tali servizi, a differenza di Google Street View, non offrano la possibilita’ di integrare in altri siti il navigatore o link diretti alle varie immagini.

Qualcosa potrebbe presto cambiare. Un pao di settimane fa degli amici hanno visto la Google Car girare per le strade di Mestre, anche quelle secondarie. Dunque Google sta aggiornando le immagini della citta’. Se faranno lo stesso per Venezia ci sara’ da esultare… anche se dubito si raggiungera’ mai il livello del sito realizzato da GeoMondo per il comune e a cui va ogni volta che lo uso la mia ammirazione.

In ogni caso e’ sempre meglio avere piu’ scelta quindi aspetto con ansia i 2 o 3 mesi necessari all’aggiornamento e poi vedremo cosa ci dara’ Google! Senza dimenticare che prima o poi arrivera’ StreetSide di Microsoft…

E pensare che una decina d’anni fa ortofoto del Portale Cartografico Nazionale erano il massimo che potevamo desiderare (ed erano comunque rilevanti, sia chiaro: lo navigammo per ore e ore con gli amici…). E prima ancora c’era lo storico Terra Server di Microsoft (mi pare) con foto satellitari in bianco e nero davvero minuscole.

Fra un po’ chissa’ dove arriveremo…

La normalita’

Polemiche, proteste, lamentazioni e urla sono il passato.

Dal 20 dicembre il presente di Mestre e’ quel “siluro” rosso di 30 metri che piega alla propria volonta’ i semafori (non sempre ma qualche intoppo e’ normale), che va veloce quando puo’ e fa le curve molto piu’ facilmente degli autobus.

E’ stato ben accolto dalla gente fin da subito e ha sempre viaggiato con un buon carico di persone a bordo.
Arriva alla fermata. Chi deve, scende, chi deve, sale. E riparte.
Da vicino non e’ piu’ rumoroso di un vecchio autobus mentre da lontano si sente appena. E non ha scarichi ricolmi di sostanze inquinanti!

Questi i fatti, ben noti. Da molti apprezzati, da altri contestati perche’ si sa’, c’e’ sempre da criticare, pure per i marciapiedi troppo larghi o i sensi unici che darebbero respiro alle strade.

Pero’ al di la’ delle contrapposizioni e’ bello vedere il domani che usa il tram.
Mestre, un di’ di gennaio, ore 12 e qualcosa. Madre con frugoletta in rosa. Avra’ avuto 4 o 5 anni, penso. Arriva il tram. Si avvicinano alla porta e salgono senza troppa emozione ne’ difficolta’, grazie al piano continuo fra pensilina e tram.
Il tram? C’e’, si usa. Per i bimbi e’ gia’ normalita’. Dentro ci si puo’ sedere (anzi e’ meglio farlo) e guardare dalle enormi vetrate il mondo che scorre fuori.

Lasciamo i polemisti di professione al passato. I cittadini di Mestre, quelli attuali e quelli del domani, sembra abbiano gia’ scelto. Il tram e i marciapiedi larghi. Una citta’ meno inquinata e piu’ semplice.

Grazie, tram!