Leggero

Il titolo dice tutto: mi sento leggero, come la canzone di Ligabue che tanto piace al mio amico Marco. Anzi credo di poter dire che ho compreso quella canzone solo in questi giorni.

Il perche’ e’ complicato e semplice nello stesso tempo. e’ un insieme di ragioni, un puzzle di tanti pezzi che ora si sono composti.

In fondo e’ un anno e mezzo che soffrivo come un cane. Da aprile 2005 per il comportamento di persone che credevo amiche, che dicevano molti “per sempre” ma che non hanno esitato a tradire, a cambiare idea, ad agire senza pensare.

Poi a settembre un lampo di gioia, un’amicizia sognata e cercata che sembrava funzionare ma che si e’ infranta in un muro di segreti, dolori, rancori il 24 novembre.

Poi l’attesa, l’angoscia per una persona importante di cui non avevo notizie. La ricerca, i conflitti, le scoperte. Poi i rancori… avercela con qualcuno sembra liberatorio ma ti fa vivere male e quando te ne accorgi magari e’ tardi perche’ vi siete gia’ fatti troppo male…

Poi l’estate, i pensieri, una persona amica da sostenere, gli amici che fanno tutto per te da anni ma non lo apprezzi davvero finche’ non mancano, un incontro tanto atteso, riflessioni su di me, su cio’ che sono e cio’ che voglio essere. Un passo indietro di vent’anni con l’aiuto del mio Parroco. Un Sacramento che tanto mi ha dato, la consapevolezza che e’ tutta una strada in salita in cui e’ sempre facile cadere e si puo’ solo cercare di imparare dai propri errori. La voglia di continuare a rimettere ordine nella propria vita: la propria casa, la stanza dei pc, gli hard disk, documenti di 10 anni fa. La voglia di altri orari; la voglia di smettere di avercela con persone a cui comunque vuoi tanto bene. Magari non andremo piu’ oltre un ciao ma e’ bello aver messo da parte i rancori di ieri e saperla attorniata da persone a cui vuol bene. Ed e’ bello vivere diversamente, magari sorprendere Firmo e arrivare in parrocchia prima di lui oppure svegliaersi con la voglia di fare e improvvisare nuove cose ed esperienze diverse se serve.

Magari cadro’ ancora ma ora io sono vivo… e mi sento leggero come non mi sentivo da tanto! E lo devo alle tante persone amiche che ho attorno. GRAZIE!

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