Continua il disgustoso sciacallaggio sulla pelle di una innocente creatura

Alcune associazioni religiose chiedono al governo un decreto legge che impedisca l’esecuzione di una SENTENZA della CASSAZIONE, il massimo organo giudiziario dello Stato.

Se arriviamo a questo il prossimo passo verso il baratro quale sara’?
Al prossimo giudizio di un politico che ci piace facciamo il DL che blocca la condanna? E perche’ non chiedere un DL che dia l’impunita’ ai sacerdoti se condannati per qualcosa, anche fosse solo una multa in divieto di sosta? E perche’ non un DL per sospendere la legge 194 seduta stante magari alla vigilia delle elezioni?

Il punto e’ che in questo paese fino a prova contraria il Parlamento fa le leggi e la Magistratura le applica. E sono o almeno dovrebbero essere leggi LAICHE che rispettano la persona e le sue volonta’. La RELIGIONE e’ una SCELTA PERSONALE che non puo’ essere imposta per legge altrimenti finiamo come in Iran e altri paesi che tanto critichiamo!

Eluana Englaro non voleva vivere in coma vegetativo. Lo STATO italiano le ha dato ragione e nessuno ha il diritto di interferire, men che meno con atti di indirizzo da tutti definiti incostituzionali o richieste di DL che farebbero assomigliare il nostro paese a certe repubbliche sudamericane.

Quanto alla notizia, uscita “guarda caso” ieri, di un “risveglio da coma vegetativo permanente”, lo stesso medico afferma di non conoscere la cartella clinica di Eluana e ricorda che la sua paziente era in coma da due anni, mentre lei lo e’ da 17. Anche nel blog dedicato alla ragazza torinese conoscenti, commentatori e gli stessi parenti sono irritati dalla strumentalizzazione giornalistica del caso e ripetono che si tratta di situazioni cliniche ben diverse e che oltretutto il risveglio della loro amica e figlia non e’ come certi giornali l’han dipinto.

Oggi sul caso di Eluana e’ ora che i cattolici (clericali, politici, opinionisti ecc) cambino modi e toni. Non perche’ non abbiano diritto di esprimere le loro posizioni, ci mancherebbe, ma per il modo pessimo con cui l’hanno fatto finora e continuano a farlo. Penso alle frasi ad effetto su “Eluana che morira’ di fame e sete”, alle raccolte di bottiglie d’acqua, agli appelli per ignorare le sentenze, alle uscite inopportune tipo “se la considera morta la lasci qui che per noi e’ viva” e via discorrendo.

Sono un credente ma sono sdegnato di fronte a questi comportamenti.
Io prego nostro Signore perche’ Eluana ascenda al paradiso. Altri, cocciuti come bambini, vogliono che continui a vegetare in quel letto, condannata alla sopravvivenza e alla nutrizione forzata, con buona pace del rispetto e della Carita’ Cristiana.

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